Cosa cambia in zona rossa: tutte le disposizioni

Spostamenti, bar, attività, sport: tutto ciò che c'è da sapere in base al Dpcm del 2 marzo 2021


Cosa succede in zona rossa? Che cosa cambia con le nuove disposizioni per arginare il Coronavirus? Ecco un vademecum con gli ultimi aggiornamenti in base al Dpcm del 2 marzo 2021.

Cosa c'è da sapere sugli spostamenti:
È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa salvo che per motivi di lavoro, studio, salute e situazioni di necessità.
È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Per lo sport sono previste le seguenti novità:
Tutte le attività sportive e motorie, anche se svolte nei centri sportivi all’aperto, sono sospese.
Sono consentite le attività motorie individuali svolte all’aperto in prossimità della propria abitazione nel rispetto della distanza di almeno un metro e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione.
È consentita l’attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.

Per cultura e spettacolo ecco cosa succede:
Musei e mostre sono chiusi al pubblico.
Biblioteche ed archivi sono aperti. I servizi sono disponibili solo su prenotazione.
Gli spettacoli aperti al pubblico nei teatri e nei cinema sono sospesi.

Importanti novità per le scuole:
Sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia.
Le attività didattiche di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.

Per quanto concerne le attività e i servizi, ecco quanto disposto:
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Sono chiusi i mercati salvo la vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.
Sono sospese le attività di servizi alla persona tranne le lavanderie.

Queste le misure per quanto riguarda la ristorazione:
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione.
Resta consentita la consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Per bar ed esercizi simili senza cucina l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18.00, ma non per il commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati: questi potranno restare aperti fino al consueto orario di chiusura.
Attività di mense e catering continuativo su base contrattuale, nonché attività per la ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive possono essere svolte, nel rispetto della legislazione vigente in tema di attività produttive, anche da quei pubblici esercizi che instaurino un rapporto contrattuale con un’azienda, ai fini dell'erogazione del servizio in favore dei relativi dipendenti.



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