Cacciata di casa perché omosessuale, Malika chiede di non dimostrare odio: "Porto avanti questa battaglia"

L'invito del sindaco Falorni a trattare la vicenda "con estrema delicatezza". I commenti


La storia della giovane ragazza, cacciata di casa perché omosessuale, ha riscontrato la solidarietà di molti. Da Castelfiorentino, luogo dove ha origine la vicenda, gli ultimi mesi vissuti da Malika hanno fatto il giro delle cronache nazionali.

Nella giornata di ieri, il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni ha parlato dell'episodio tramite facebook (Qui la notizia), sottolineando vicinanza alla ragazza, "mi metto a disposizione per risolvere questa situazione che nel 2021 reputo inaccettabile". In serata è lo stesso primo cittadino a comunicare che molti cittadini avrebbero espresso manifestazioni di solidarietà, offrendo ogni tipo di aiuto nei confronti della giovane. Oggi il sindaco Falorni, attraverso una diretta social, ha annunciato di aver avuto un confronto con i genitori della giovane. "La vicenda è molto dolorosa per tutti coloro che vi sono direttamente coinvolti e va trattata con estrema delicatezza". Il sostegno, giunto da molte parti istituzionali e non, è arrivato anche da Toscana Pride (Qui).

Oggi la 22enne si è pronunciata sui social, ringraziando tutti coloro che hanno avuto un pensiero per lei. "Porto avanti questa battaglia con coraggio, per i ragazzi che stanno passando quello che ho passato e sto passando io, per i bambini del futuro, per quel che conta nella vita... l'amore". La giovane ha poi continuato scrivendo: "Vi chiedo soltanto di non dimostrare odio, offese e parole brutte verso i mei "genitori", per quanto siano anche comprensibili. Vi abbraccio tutti". Nel post, Malika ha anche annunciato che questo pomeriggio sarà in onda su Rai1, "per me, per le persone a me vicine e per i diritti di tutti noi!".


Nardini: "Urgente l'approvazione del Ddl Zan".

L'assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini ha commentato la vicenda di Malika. Sulla stessa linea d'onda dell'assessora, in sostegno al disegno di legge Zan, ieri si sono espressi i parlamentari toscani del Pd, Biti, Parrini e Lotti: "Non c'è più tempo da perdere, il Ddl Zan va approvato"

"Malika è una ragazza che a soli 22 anni viene giudicata, offesa e cacciata di casa semplicemente per ciò che è. Come possiamo accettare che ancora accadano queste cose? Mi rincuora, nel dramma, l'iniziativa appassionata del sindaco Falorni e lo stringersi della comunità di Castelfiorentino attorno a questa ragazza. Purtroppo, nonostante le conquiste raggiunte, accadono ancora episodi come questo, a dimostrazione di come l'omofobia sia ancora radicata e presente nella nostra società provocando esclusioni e discriminazioni addirittura dentro le famiglie, che dovrebbero essere per eccellenza contesti di accoglienza. Storie come questa confermano quanto sia importante il lavoro che stiamo portando avanti, come Regione e come amministrazioni locali, per combattere stereotipi e discriminazioni legate al genere, all'orientamento sessuale e all'identità di genere, ma ci dicono anche quanto sia ormai irrimandabile, a livello nazionale, l'approvazione del disegno di legge Zan, per sancire il diritto di ogni cittadina e di ogni cittadino a non subire discriminazioni e violenze per chi si è o per chi si ama".

"Per questo - prosegue l'assessora - ho promosso un appello a sostegno del disegno di legge: perché dalla Toscana, terra da sempre all'avanguardia nei diritti, arrivi forte e chiaro il messaggio che nessuna forma di insulto, discriminazione, violenza, esclusione contro le nostre concittadine e i nostri concittadini LGBTQIA+ deve essere più tollerata o minimizzata.
A Malika il mio abbraccio più grande".

L’assessora Nardini ha la delega all'attuazione della legge regionale (la legge 63/2004) "norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere" e coordina le pubbliche amministrazioni toscane aderenti alla rete RE.A.DY. (la Rete italiana delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere). Ha promosso un appello a sostegno del ddl Zan in cui si auspica una rapida e definitiva approvazione in Senato.

Il disegno di legge Zan contiene misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale, all'identità di genere e alla disabilità.

Si tratta di un disegno di legge caratterizzato da un approccio integrato al fenomeno delle discriminazioni e delle violenze, che non si limita ad un intervento di carattere penale ma affianca ad esso strategie di prevenzione, contrasto e sostegno alle persone che le subiscono.

All’iniziativa lanciata dalla Regione Toscana hanno aderito, oltre alla stragrande maggioranza dei Comuni e delle Province aderenti alla RE.A.DY. anche altre Amministrazioni toscane.

Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale Empolese-Valdelsa: "Tutto il nostro sostegno e piena solidarietà"

Apprendiamo della triste vicenda di una ragazza di Castelfiorentino allontanata da casa dalla propria famiglia solo perché omosessuale. Buttare per strada un figlio e minacciarlo di morte per il suo orientamento sessuale non è un comportamento accettabile né degno di una comunità civile di un democratico paese con una chiara cultura occidentale, tantomeno di quella che si dovrebbe definire "la sua famiglia".

Vicende come queste sono vergognose e veramente tristi. Alla ragazza tutto il nostro sostegno e la nostra piena solidarietà.

Giglioli (Lega): "Solidarietà per il percorso intrapreso verso la propria libertà"

Susi Giglioli, capogruppo Lega Castelfiorentino, commenta la vicenda tramite facebook.

"Sulla triste vicenda che vede coinvolta una ragazza di Castelfiorentino mi sottraggo da ogni carosello mediatico. La libertà di amare non deve essere oggetto di discriminazione di nessun tipo, tanto meno se accompagnata da violenza verbale o fisica. Purtroppo questo è solo un esempio di ciò che accade ancora oggi e che troppo spesso passa inosservato, episodi di cui questa ragazza ne diviene oggi il simbolo. Spesso certe preclusioni sono soprattutto retaggi culturali che ancora devono essere superate. La notizia è arrivata ai quotidiani nazionali e Il Corriere della sera riporta ulteriori episodi personali secondo cui, lo scorso anno, sarebbe stata percossa in modo violento dalla famiglia perché frequentava allenamenti di calcetto: uno sport considerato troppo “maschile”. Quindi forza, coraggio e solidarietà alla ragazza per il percorso che ha intrapreso verso la propria libertà personale e culturale fermo restando che ogni tipo di violenza e prevaricazione è condannabile in ogni circostanza".

Gandola (FI): "Il Ddl Zan va calendarizzato"

“A nome mio personale, in qualità di Consigliere metropolitano, intendo esprimere la più sentita vicinanza a Malika, buttata fuori di casa perché ha dichiarato la propria vera identità sessuale. Quanto denunciato con coraggio dalla ragazza di Castelfiorentino e riportato da indomiti giornalisti in molte testate, locali e nazionali, è aberrante e testimonia l’arretratezza e l’ignoranza che ancora alberga troppe persone”.

Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia - centrodestra per il cambiamento che aggiunge: “martedì prossimo in consiglio comunale a Campi Bisenzio, dove siedo in qualità di capogruppo di Forza Italia, discuteremo l’atto proposto da alcune forze politiche sul DDL Zan, ognuno poi, voterà secondo coscienza e secondo i propri convincimenti personali e politici. Trovo tuttavia scorretto impedire la calendarizzazione di un disegno di legge nell’aula del Senato della Repubblica per paura dei risultati; la democrazia si basa sul confronto delle tesi opposte, non sulla negazione della possibilità di discutere di certi temi e di tali provvedimenti. A Malika - conclude il consigliere metropolitano - desiderio esprimere piena solidarietà certo che non abbia alcuna colpa nell’aver informato la sua famiglia dei suoi veri sentimenti”.

Pd Seravezza: "Ddl Zan urgente e necessario"

Il commento in una nota dei Consiglieri del Partito Democratico Seravezza Valentina Salvatori, Riccardo Biagi, Giacomo Genovesi.

"A seguito dei recenti fatti di cronaca avvenuti anche nella progressista Toscana contro una ragazza “colpevole” di amare una persona del suo stesso sesso non possiamo rimanere in silenzio. Un cittadino, un militante politico e un amministratore pubblico non può sottrarsi dal prendere posizione. Tante sono le emergenze che affliggono il nostro Paese in questo momento, non ultime, una difficile emergenza economica e sociale, un’emergenza psicologica che coinvolge soprattutto le giovani generazioni e una grave emergenza educativa, ma non è più il momento di tacere di fronte alla violenza perpetrata nei confronti del genere femminile, della violenza generata dall’omotransfobia e dalle discriminazioni nei confronti delle persone disabili. Oggi è il momento di dire BASTA!

Uno strumento importante lo abbiamo: il DDL Zan è un disegno di legge urgente e necessario per punire e prevenire tutti i crimini legati all’odio. E’ urgente, oggi, mobilitarsi contro la misoginia, contro le discriminazioni legate alle disabilità, a favore di tutta la comunità LGBTQI+ e per questo dobbiamo prendere posizione e chiedere con forza la calendarizzazione del DDL anche al Senato della Repubblica. Il continuo posticipare la calendarizzazione da parte di una precisa parte politica non fa che continuare a negare diritti fondamentali di ognuno di noi.

Parafrasando il pensiero di un amico: siamo donne, uomini, caucasici, cisgender, eterosessuali e solo per questo siamo privilegiati. Ebbene, è il momento che tutte e tutti, compreso i “privilegiati” come noi prendano posizione con determinazione contro una delle più vili patologie della nostra società contemporanea: l’ignoranza".

Iacopo Melio: "La sua è battaglia di tutti"

Vorrei tanto dirle che la sua condanna è quella di tutti noi, che ogni giorno lottiamo per una società migliore, umana, spalancata a una diversità che profuma di libertà e coraggio. Come dovremmo essere tutti. Come di certo è lei, a testa alta, anche se oggi ci fa male. Anche per questo parlerò con Alessandro Zan, per fare un punto insieme sul Disegno di Legge contro l’omolesbobitransfobia e l’abilismo. Perché non è concepibile dover raccontare episodi del genere, ancora»

Sostegni (PD): "Necessaria approvazione legge Zan"

Quando si tratta di vicende familiari come questa è sempre delicato entrarci ma il coraggio che ha mostrato Malika uscendo allo scoperto è un bello scossone alle nostre coscienze. E ha fatto bene il sindaco Alessio Falorni a condividere la storia con i suoi concittadini, richiamando ai valori e ai principi di rispetto, tolleranza, libertà che riguardano tutti noi. Principi che vanno difesi a tutti i costi. E non giriamoci intorno: questa è la dimostrazione lampante delle necessità di approvare al più presto la legge Zan contro l’omotransfobia.



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