
In queste ore, nell’ambito dell’operazione denominata Panamera, la Guardia di Finanza di Firenze sta eseguendo a un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di quattro soggetti, emessa dal gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze, e a un contestuale sequestro di beni per bancarotta fraudolenta, frode fiscale, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e sfruttamento illecito dei lavoratori.
L’attività d’indagine sarà illustrata questa mattina nell’ambito di una conferenza stampa presieduta dal Procuratore Capo Giuseppe Creazzo, alla quale prenderà parte anche il Comandante Regionale della Guardia di Finanza, Gen. D. Bruno Bartoloni.
L'inchiesta
Gli sfruttati erano lavoratori cinesi, pakistani e bengalesi, portati a lavorare per 14 ore al giorno in dei capannoni di Campi Bisenzio. Pagati poco più di 3 euro l'ora, senza riposo, mangiando sul posto pasti di fortuna preparati su delle cucine alimentate con bombole a gas. In alcuni casi i lavoratori venivano costretti a fare anche turni di notte per rispettare le consegne.
A finire agli arresti una coppia di imprenditori cinesi, operanti nella lavorazione del pellame e della produzione di borse, mentre altri due cinesi familiari degli arrestati sono stati sottoposti a divieti di dimora. Sono stati sequestrati 522mila euro di equivalenti in beni.
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