Droga e contraffazione, i controlli estivi delle fiamme gialle in Versilia

Decine tra segnalazioni e denunce: sequestrati oltre 5mila 600 prodotti contraffatti delle griffe di moda


Con l'estate sono tanti i vacanzieri che raggiungono la Versilia e, dato l'aumento di persone, la guardia di finanza di Lucca ha intensificato i controlli sulla fascia costiera, in particolare nel settore degli stupefacenti e della contraffazione.

I controlli antidroga eseguiti dalle fiamme gialle durante il periodo estivo, si sono svolti anche con l'aiuto di Helen e Paco, due pastori tedeschi antidroga in servizio a Massa Carrara, su tutto il territorio versiliese e nello specifico alla stazione ferroviaria di Viareggio, e sui viali a mare da Marina di Torre del Lago a Forte dei Marmi. Complessivamente sono state controllate 250 auto e oltre 300 persone. Sequestrate anche numerose dosi di sostanze stupefacenti, come riporta una nota della Guardia di Finanza, tra cui cocaina, hashish e marijuana. Segnalate alle competenti prefetture 16 persone, perché trovate in possesso di sostanze stupefacenti. Tra i consumatori segnalati, anche qualche minorenne.

Nell'ambito degli interventi a contrasto della contraffazione, si sono svolte 21 operazioni che hanno interessato gli stabilimenti balneari di tutta la fascia costiera, le stazioni ferroviarie e i mercati rionali di Viareggio e Forte dei Marmi. Sono state complessivamente denunciate 17 persone, per reati connessi alla produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti e alla ricettazione.

Sequestrati oltre 5mila 600 prodotti contraffatti tra borse, scarpe, cinture, giubbotti e accessori dei modelli più esclusivi delle griffe. Non solo il venditore, ma anche gli acquirenti rischiano una sanzione. Così, nel corso dei controlli, sono state verbalizzate quattro turiste italiane che, all'interno dei mercati di Forte dei Marmi e Pietrasanta, avevano appena comprato borse, sandali, portafogli e foulard contraffatti delle griffe di alta moda, arrivando a spendere in totale 500 euro. Il verbale in questione prevede una sanzione da 100 a 7mila euro.



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