Multiutility, assemblea No Keu presenta osservazioni sulla partecipata

(foto gonews.it)

Ieri l’assemblea permanente No Keu, attraverso i portavoce Samuela Marconcini e Paolo Gaccione, ha depositato le proprie osservazioni relative sulla delibera per la modifica degli assetti azionari del Comune di Empoli nella società Acque Spa.

La delibera della giunta, in sintesi, ristruttura l'intero assetto delle partecipazioni pubbliche in Acque Spa. Da una parte si prevede un auspicabile, ma improbabile e comunque molto oneroso riacquisto delle quote cedute ai soci privati minoritari della Spa, per un valore complessivo di 85 milioni di euro. Quote temporaneamente sostituite da un prestito obbligazionario, che saranno con ogni probabilità caricate negli anni futuri nelle bollette idriche dei cittadini.

L'APNK non è contraria alla integrale ripubblicizzazione delle quote azionarie, condizione necessaria ma non sufficiente per una corretta gestione “in house” dei servizi pubblici locali. Tuttavia l'Assemblea contesta le modalità poco trasparenti e poco partecipative imposte dall’amministrazione con tempi assolutamente insufficienti di dibattito pubblico, peraltro imposto da una precisa norma di legge (D.lgs 175 del 2016 art. 5 c.2). Si chiede in particolare un tempo di dibattimento pubblico di almeno 60 giorni, data la complessità e gli enormi risvolti della materia.

La APNK osserva in particolare che l'operazione, da quanto risulta da numerose dichiarazioni stampa, appare chiaramente orientata verso la costituzione di un'unica grande società multiutility che dovrebbe gestire l'intero ambito toscano delle acque e dei rifiuti urbani ed altri servizi pubblici per tutta la Regione, quindi si inserisce in una operazione più vasta di grande rilievo che non può essere lasciata alle "competenze degli addetti ai lavori" poiché si tratta di decisioni di grande impatto per tutti i cittadini, le imprese e i numerosi lavoratori del settore.

Le responsabilità penali individuali dei gravi illeciti ambientali che hanno interessato varie zone, tra cui appunto quella della SS 429, saranno stabilite dalla magistratura. Tuttavia, le responsabilità politiche di sistema sono a nostro avviso da ricercare proprio in un rapporto sbagliato e ambiguo tra amministrazioni comunali e soggetti privati che troviamo nella gestione di Aquarno, come nelle altre società di gestione dei servizi pubblici analoghi. Rapporto che temiamo possa essere riproposto con la creazione della multiutility per la gestione di importanti servizi pubblici su tutto il territorio toscano.

A questo proposito segnaliamo che è stata ignorata la nota precedentemente inviata a tutti i comuni interessati dal Forum per l'Acqua Pubblica in Toscana che ricordava come le conferenze territoriali si sono espresse in larga parte per la ripubblicizzazione dell'acqua e contro l'ipotesi di ambito unico per tutta la Regione e quindi a maggior ragione di una multiutility.

Nella stessa mattina di mercoledì 8 settembre sono state presentate formalmente anche osservazioni più complesse e argomentate nel dettaglio in 25 pagine, da parte di alcuni cittadini residenti in Empoli che entrano nel merito della delibera e delle possibili conseguenze negative che possono derivare dalla scelta. In queste osservazioni viene chiesto che si vada nella direzione di società di gestione effettivamente pubbliche, ossia “in house”, non soggette ad elefantiache gare di appalto, su base di ambiti territoriali adeguati e non per l'intera Toscana.

Tutte le osservazioni dovrebbero essere rese pubbliche sul sito web istituzionale del Comune di Empoli.

Fonte: Assemblea permanente “No Keu”



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