L’impegno è il tema della nuova puntata de La Stanza di Vetro, la prima di una nuova stagione, la terza, del programma. Ospite Paolo Gaccione che, dell’impegno, ha fatto un filo conduttore della sua vita: in politica, come consigliere comunale a Castelfiorentino e a Empoli, nel partito, prima con Rifondazione comunista poi con i Comunisti Italiani (dopo la scissione) per i quali ha rivestito anche il compito di segretario della federazione dell’Empolese-Valdelsa.
E nell’associazionismo, impegno che lo vede anche in questi giorni in prima linea nell’assemblea permanente Keu, per avere chiarezza sulla vicenda dello smaltimento dei residui dei fanghi conciari lungo la strada 429.
Ma, al fianco dell’impegno, Paolo Gaccione, ha sempre portato avanti anche le sue passioni personali, come quella che lo ha portato ad approfondire le sue conoscenze sulla storia locale.
E, a pochi giorni dal convegno che il Comune di Empoli ha organizzato per approfondire i fatti del 1921 (l’uccisione di 9 persone, tra carabinieri e marinai, scambiati per fascisti), Gaccione a La Stanza di Vetro ci racconta la sua visione di quei fatti che, per troppo tempo, la città ha vissuto come un… “peccato originale”.
E’ l’occasione per ricostruire il clima politico e sociale di quei giorni, le possibili dinamiche che portarono a quei tragici episodi, che da alcuni studiosi di storia, sono considerati il primo atto, in assoluto, per l’Italia, di resistenza al neonato partito fascista.
Appuntamento alle 21,40 su Clivo Tv.
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