Giglioli (Lega): "Bizzarra applicazione della norma Covid a Castelfiorentino"

Mi esprimo a conclusione della partecipata Festa della Birra, non volendo ostacolare il condivisibile obiettivo del rilancio alla vita socio economica del paese, ma non posso sottrarmi a una serie di osservazioni che emergono dall’accesso agli atti a cui sono stata sollecitata da innumerevoli segnalazioni della cittadinanza.

Ho avuto già modo di congratularmi per la partecipata riuscita dell’evento. Apprezzabile anche la cifra in beneficienza soprattutto perché l’amministrazione ha concesso gratuitamente 12 mila mq. di suolo pubblico da cui, quindi, non percepirà nessun ritorno diretto per le casse del Comune.

Sugli spettacoli gratuiti di grande richiamo rimane da approfondire in che modo sono stati sovvenzionati essendo la ProLoco, unico organizzatore che emerge dagli atti, un ente senza scopo di lucro a cui il Comune ha già versato da inizio anno più di 70mila euro.

Assolutamente “bizzarra” la normativa COVID applicata che fa riferimento ad una improbabile autodichiarazione scaduta a settembre 2020 in contrasto con le sporadiche indicazioni di Confesercenti che raccomandavano l’uso del green pass da presentare ai varchi di entrata che però erano sprovvisti di controllo e di termoscanner.

Un dibattito acerrimo quello dell’uso del Green Pass applicato in tutta la sua intransigenza dall’evento “Beat” di Empoli, che pure si svolgeva in un’ampia area all’aperto, ma nel caso di Castelfiorentino sembra essere superato da un FAQ governativa applicata in privilegio alla legge di riferimento nazionale.

Situazione che crea un precedente e che lascia ampio margine di azione agli eventi all’aperto dimostrando che sul Green Pass si sta discutendo del nulla.

Di sicuro La Festa della Birra ci ha messo di fronte a una certezza: le regole non sono uguali per tutti, neanche nello stesso partito politico.

Susi Giglioli, capogruppo Lega Castelfiorentino



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