Palio del papero e la Sagra del tartufo bianco e del fungo a Balconevisi

La presentazione dei due eventi a Balconevisi coi referenti dell'Us Balconevisi, dell'amministrazione comunale e di Fondazione SMP

Due weekend con le tradizioni contadine e il tartufo bianco al centro: sabato 9 e domenica 10 ottobre e sabato 16 e domenica 17 ottobre a Balconevisi i riflettori si accenderanno prima sullo storico Palio del Papero (40esima edizione) e poi sulla Sagra del Tartufo Bianco e del Fungo, giunta alla 43esima "replica".

I paperi saranno protagonisti nel prossimo fine settimana, i tartufi e i funghi in quello successivo; sabato 3 ottobre nella struttura adibita a ristorazione accanto al campo sportivo di via Buecchio gli organizzatori dell’Us Balconevisi hanno presentato i due eventi forse simbolo di questa piccola ma molto attiva frazione, dove è iniziata la storia del tartufo sanminiatese.

Ma andiamo con ordine, partendo dal Palio del Papero: “Si comincia – spiega Paolo Nacci, dell’Unione Sportiva – sabato 9, con la cena al tartufo bianco e fungo. Poi domenica ci sarà il Palio, il cui simbolo è stato realizzato da Luisa Nacci”.

Pranzo alle 12.30, poi alle 15.30 entrano nel vivo le operazioni del Palio: investita e benedizione degli allocchi in collaborazione con la contrada Botteghe di Fucecchio;alle 17 ci sarà il Palio vero e proprio, coi bambini delle contrade che sproneranno i paperi a vincere. “Un modo per ricordare le nostre tradizioni – continua Nacci – con una corsa non agonistica che vede protagonisti i bambini”.Il quadro che andrà alla contrada vincitrice raffigura un volto per metà bambino e per metà papero, a cui verranno aggiunti i colori dei vincitori.

Per tutte le cene (gradita la prenotazione al numero 3313300829) e per il palio servirà esibire il green pass (così come per la sagra). Dal palio alla sagra del tartufo bianco e del fungo: accanto ai tartufi si pongono, infatti, altre eccellenze locali come i funghi, esposti puntualmente nella Sagra, in collaborazione con l’Associazione Gruppi Micologici Toscani; ma anche con l’Associazione Vignaioli, che propone vini abbinati a piatti, preparati da giovani cuochi, per gli ospiti della festa.

Verrà riproposta anche la “Mangialonga”, che abbina alle zone del tartufo l’assaggio dei piatti deliziosi della tradizione, cucinati e gustati nei luoghi di ricerca ed escavazione. L’appuntamento con la 43esima edizione della Sagra è per il weekend del 16-17 ottobre, nello spazio ristorazione della struttura del campo sportivo di Balconevisi (via Buecchio). Si potrà cenare col tartufo sabato sera e pranzare e cenare la domenica.

In piazza I° Maggio alle 9.30 di domenica 17 partirà la VII Mangialonga, forse l’appuntamento più atteso e caratteristico di tutta la kermesse. Nel pomeriggio di domenica ci sarà anche una gara di escavazione del tartufo e successivamente ci sarà inoltre una rassegna enogastronomica che unirà la musica rock al tartufo stesso. Che quest’anno ancora si fa attendere, come hanno sottolineato Alessio Gemignani di Gemignani Tartufi e Luca Fontanelli di Gazzarrini Tartufi: “Il clima caldo che si sta protraendo non aiuta per quanto riguarda qualità e quantità. La pioggia è mancata quando serviva, ma siamo fiduciosi perché già dalla prossima settimana le temperature scenderanno e arriverà l’acqua, le condizioni ideali affinché il tartufo nasca di qualità e abbondante. Rimaniamo convinti che sia importante spostare in avanti la stagione di raccolta, perché a gennaio si trovano i tartufi quando non è possibile raccoglierli”. Al momento la “pepita” si aggira sui 2.000 euro al chilo.

Alla conferenza stampa di presentazione del binomio di iniziative è intervenuta anche Elisa Montanelli, vicesindaca di San Miniato: “Questi volontari ci mettono impegno e risorse economiche, ma poi i risultati si vedono. L’anno scorso la sagra fu l’ultima ad essere consentita, perché poi ci fu lo stop. Quest’anno la situazione è diversa e questo mi fa essere più ottimista per il resto della stagione e per la Mostra Mercato di novembre, organizzata da San Miniato Promozione”.

Il cui presidente Marzio Gabbanini ha fatto un plauso agli organizzatori: “Sono contento, qui siamo dove è veramente nata la tradizione della ricerca, è la sagra più longeva. Siamo in una frazione piccola, ma viva e vitale. Noi continuiamo a lavorare per promuovere San Miniato e per realizzare la Mostra; con vaccinazioni e green pass mi sento più ottimista”.

Fonte: Ufficio Stampa



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