Crolla muro in pietra a Calenzano, muore una 49enne

Un muro in pietra è crollato a Calenzano e una persona è morta. Si tratta di una donna di 49 anni.  Il crollo è avvenuto nella prima mattinata di oggi, martedì 5 ottobre, in via Dietro Poggio. A crollare una porzione di muro di sessanta metri, alta due metri e mezzo. Non ci sarebbero altre persone coinvolte.

I vigili del fuoco del comando di Firenze sono intervenuti portando sul posto anche mezzi meccanici per la rimozione delle macerie, uno dei quali proveniente dal Comando di Prato.

Muore una 49enne

La donna è stata portata all'ospedale di Careggi, finendo in prognosi riservata.Nel pomeriggio, purtroppo, è stata confermata la morte. Secondo le ricostruzioni la donna stava camminando a piedi lungo la strada quando è stata colpita dalle macerie del muro di contenimento, che si trova in un terreno privato. La strada, via Dietro Poggio, è solitamente dedicata al transito di ciclisti e pedoni ed era stata recentemente riaperta anche al traffico veicolare, a causa di alcuni lavori che interessavano la viabilità vicina. Oltre ai vigili del fuoco, sul posto anche il 118 e la polizia municipale.

Le ipotesi sul crollo

Le piogge e le vibrazioni del traffico. Sarebbero queste le ipotesi al vaglio per il crollo del muro. Il muro circonda il parco di una villa che in questa fase non è abitata. L'area è stata messa in sicurezza dai vigili del fuoco che hanno lavorato tutta la mattina. Il crollo ha riguardato una lunghezza 60 metri sul lato di una strada che di solito è riservata a pedoni e biciclette ma che da qualche giorno è stata temporaneamente riaperta al traffico per agevolare la viabilità nella zona, dove sono in corso alcuni lavori.

 

Sindaco chiama proprietari in Usa per il sequestro

"Siamo profondamente addolorati per questa notizia. Esprimiamo sincere condoglianze e la nostra vicinanza alla famiglia. In attesa di avere conferme in merito alle cause del crollo - ha detto il primo cittadino - stiamo contattando i proprietari del terreno e del muro, i quali si trovano ora negli Stati Uniti, per notificare il sequestro dell'area e intimare la messa in sicurezza della restante parte del muro".



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