Aggressioni a agenti di polizia, due casi a Sollicciano

Il carcere di Sollicciano

Ancora aggressioni al carcere fiorentino di Sollicciano. Ieri 18 ottobre, nel pomeriggio, un detenuto Italiano già noto alle cronache per precedenti aggressioni e atti di violenza verso gli Agenti di Polizia Penitenziaria, a freddo e senza alcuna motivazione ha sferrato dei pugni al viso dell’agente in servizio nella sezione. L’agente è dovuto ricorrere alle cure del sanitario. Nella mattinata odierna, altro detenuto, tra l’altro dimesso dal locale centro clinico, ma non assegnato in un reparto ordinario, ha dapprima strattonato l’agente in servizio ai passeggi, sputandogli in faccia e tentato di aggredirlo fisicamente con calci e pugni. Anche questo detenuto ha precedenti per aggressioni nei confronti dei Poliziotti Penitenziari.

Lo rende noto, Giuseppe Proietti Consalvi, Vice Segretario Generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che aggiunge: "Il personale è stanco di subire aggressioni gratuite da parte dei detenuti, che agiscono in tale modo perché graziati da un eccessivo buonismo. Chiediamo a gran voce che l’azione disciplinare abbia il suo corso affinché i detenuti rispettino le regole interne e questo a garanzia dell’ordine e della sicurezza e che, come disposto da circolari dipartimentali, questi detenuti siano trasferiti in altra sede, con la richiesta di applicazione del regime della sorveglianza particolare. Questa situazione è intollerabile, ormai sono mesi che rendiamo noto all’amministrazione penitenziaria la grave situazione nell’istituto fiorentino, senza che vengano provvedimenti adeguati nei confronti dei detenuti facinorosi. Non vorremmo che il sospetto che serpeggia ormai da tempo, sia invece triste realtà, l’amministrazione penitenziaria piegata ai voleri dei garanti".



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