La magia del profumo all'incontro del Rotary Bisenzio - Le Signe

“Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell'apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l'aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c'è modo di opporvisi.”

Con queste parole lo scrittore Patrick Süskind apriva il suo romanzo dal titolo “Il profumo” (“Das Parfum”) nel quale attraverso un’affascinante trama letteraria egli raccontava del grande potere evocativo che le essenze esercitano sulla psicologia dell’uomo.

Senza tuttavia scomodare la scienza o la letteratura, potremmo ben dire che la serata trascorsa ieri dal Rotary Club Bisenzio - Le Signe presso il ristorante la Quercia di Castelletti abbia dimostrato ampiamente quanto sostenuto dallo scrittore tedesco.

Grazie alla grande chiarezza espositiva di Daniele Zingoni, titolare dell’azienda “Chiara Firenze” i presenti hanno potuto apprezzare alcuni prodotti di spicco nel campo dell’artigianato del profumo, lasciandosi condurre per mano dal proprio senso dell’olfatto verso altri tempi ed altri mondi.

Nell’arco di alcuni intermezzi nel corso della cena, Zingoni ha infatti illustrato brillantemente il processo che porta alla nascita di un profumo: dal metodo con il quale si coniugano le varie essenze, al tempo di macerazione, all’attesa, a quei sottili aspetti personali che il profumo può evocare. Egli ha infatti ricordato come una sua essenza al tiglio, sia direttamente da ricondurre ad un suo ricordo personale di ragazzo, quando abitando a non molta distanza da alcuni esemplari di quella varietà arborea, il vento ne riportava nell’aria quella stessa fragranza naturale che lo ha poi ispirato a ricreare quello stesso odore. “Nulla sveglia un ricordo quanto un odore”, ha scritto Victor Hugo.

Al di là delle suggestioni che il profumo porta con sé, la serata è stata anche un’occasione per approfondire la storia e l’utilizzo di un accessorio che trova le proprie origini di prodotto moderno, proprio nel nostro territorio: sembra infatti che Caterina de’ Medici, regina di Francia, ne abbia introdotto l’uso presso la corte dei Valois, sensibilizzando pertanto quei paesi d’oltralpe alla fabbricazione delle essenze.

Tuttavia il profumo ha origini antiche quanto la storia dell’uomo, e lo stesso termine col quale siamo soliti descriverlo trae il proprio significato dall’etimo latino “Per- fumum” indicandone l’originario utilizzo per combustione ed effusione nei piccoli ambienti delle dimore dell’antichità.

Del resto anche nella tradizione giudaico-cristiana il profumo gioca un ruolo fondamentale nell’evocazione del sacro, come già attestato nella Bibbia e nel libro dell’Esodo, ma anche nel Vangeli di Matteo e di Luca, dove si narra che i Magi venuti da oriente, recassero in dono al Bambin Gesù delle pregiate essenze.

Infine è ben noto l’utilizzo del profumo nelle tecniche di imbalsamazione impiegate presso gli Egizi, così come una certa credenza diffusa nel mondo greco, secondo la quale alcuni aromi erano indicati come chiaro segno di una presenza divina.

Pertanto, se come già sostenne il grande Yves Saint Laurent “il profumo è il fratello del respiro”, possiamo ben affermare che la serata appena trascorsa abbia restituito ai presenti non soltanto storia e suggestioni ma una vera e propria esperienza condivisa dai sensi e dalla mente, in piena convivialità.

Grazie ancora a Daniele Zingoni per averci portato a sfiorare il senso di un odore, ed ai Soci ed agli amici che con la partecipazione alle serate consentono la realizzazione dei service del Club.

Fonte: Rotary Club Bisenzio - Le Signe



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