Case di comunità, Vanni (Pd Vinci): "Evoluzione delle case della salute, continuità al modello territoriale"

Daniele Vanni

Il segretario del Partito democratico di Vinci Daniele Vanni interviene sulle case di comunità, strutture individuate dal governo come le strutture di prossimità per le cure primarie e per i supporti sociali e assistenziali.

"Nel nostro Paese sono previste in tutto 1.288 di queste nuove strutture che dovranno aprire i battenti entro la metà del 2026 sfruttando i due miliardi di euro assicurati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un segnale chiaro che va nella direzione di ricominciare a pensare ad un servizio nazionale prossimo, vicino, nell’immediatezza delle esigenze del cittadino. Le Case di comunità dovranno lavorare come filtro sul territorio per evitare accessi impropri negli ospedali gestendo in particolare i pazienti anziani e cronici con più patologie. Su questo però in Toscana abbiamo già fatto dei passi importanti. Penso in particolare all’Empolese Valdelsa in cui le Case della Salute sono già una realtà collaudata con strutture attrezzate e servizi di prossimità.

A Vinci, nell’area di Spicchio-Sovigliana possiamo parlare di modello di Casa della Salute, grazie soprattutto all’organizzazione e alle sinergie che si sono create tra le varie figure che lavorano all’interno della struttura. La Casa della Salute di Vinci risponde alla tipologia del modello standard con tutti i servizi socio sanitari di base. Sono presenti i servizi amministrativi, il Cup, il centro prelievi, gli ambulatori infermieristici, le attività di prevenzione con le vaccinazioni e gli screening, il consultorio per l’assistenza alle donne e ai loro bambini, la guardia medica, i percorsi diagnostici e terapeutici per i malati cronici e quelli che occorrono prima e dopo il ricovero ospedaliero. Un lavoro importante frutto della collaborazione tra medici di base, infermieri, personale specializzato, assistenti sociali e operatori amministrativi per seguire oltre 14.000 assistiti.

Un esempio dell’efficienza della Casa della Salute lo abbiamo visto soprattutto nella partenza della campagna vaccinale. Quando su molti territori si registrava un avvio incerto, nella struttura di via Sanzio, come sottolineato in passato anche dal coordinatore clinico Alessandro Bonci, in poche settimane sono state utilizzate tutte le dosi messe a disposizione dalla Regione andando a vaccinare il 97% degli over 80.

Del resto, gli Stati generali della Salute, come evidenziato a più riprese dal consigliere regionale Enrico Sostegni, hanno registrato un alto gradimento da parte dei cittadini per l’organizzazione dei servizi di prossimità toscani.

Per questo motivo, visto che le Case di Comunità previste dal governo sono pensate come un’evoluzione delle nostre già collaudate Case della Salute, ritengo sia necessario lavorare per dare continuità ed integrare il nostro modello di organizzazione della sanità territoriale.

In questo quadro-chiude Vanni- penso sia fondamentale mantenere gli ambulatori di prossimità e investire su progetti all’avanguardia come per esempio la telemedicina. L’utilizzo della tecnologia può avere un alto valore strategico per accorciare la distanza fisica tra medico e paziente. Un valore che è particolarmente importante nell’area della cronicità, dove emergono bisogni di cura e assistenza sempre più rilevanti».

Fonte: Pd Vinci



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