"Mancano specialisti": anche in Toscana la protesta per la medicina d'urgenza

(foto gonews.it)

I pronto soccorso scendono in piazza e anche a Pisa si protesta. Durante il Covid sono nati disagi che si protraggono finora: carenza di personale, bandi deserti, ospedali che non possono dimettere pazienti i quali rimangono in attesa di ricovero. La situazione è drammatica e quindi c'è chi ha deciso di manifestare.

Mercoledì 17 novembre a Roma si terrà la protesta nazionale dei medici e degli infermieri di emergenza urgenza. L'epicentro sarà la capitale, ma moltissimi medici e infermieri protesteranno 'silenziosamente' anche nei vari ospedali, come a Pisa. Il servizio ovviamente non sarà interrotto ma ci si aspetta comunque una specie di flashmob o qualche forma di protesta anche in Toscana.

"Il futuro dell'emergenza urgenza si costruisce adesso. Bisogna intervenire con provvedimenti straordinari. Fallire in questa gestione, significa mettere a rischio tutto il Sistema Sanitario Nazionale" è il grido di protesta di lavoratori e lavoratrici. "In Italia sono 4mila medici e 10mila infermieri in meno rispetto alle necessità attuali. Le condizioni di lavoro non permettono tempi di riposo o recupero psico-fisico necessari. La carenza dei medici nei pronto soccorso è un rischio insostenibile. Chiediamo una una riforma sulle modalità di accesso al SSN per i giovani professionisti attualmente in Scuola di Specializzazione, misure di assistenza e tutela legali, protezione dalle aggressioni e da violenze su luoghi di lavoro".
 



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