Insorgiamo, i lavoratori Gkn in scena nei circoli e nei teatri

Inizia questa settimana un nuovo ciclo di iniziative a sostegno dei lavoratori della GKN: una serie di spettacoli teatrali sul tema del lavoro nei Circoli Arci e nei Teatri di Firenze e Provincia. Un progetto nato grazie alla collaborazione fra il Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze, Insorgiamo con i lavoratori GKN e Arci Firenze.

Cinque incontri organizzati tra dicembre e gennaio per rinsaldare quel patto di difesa della fabbrica che vede in prima fila realtà sociali e semplici cittadini del territorio e che in questi mesi è stato capace di dar vita ad eventi e manifestazioni senza precedenti, focalizzando l'attenzione dell'intero Paese su una vertenza diventata ormai un simbolo per tantissimi lavoratori.

La mobilitazione dal basso è l'unica possibilità per provare a scrivere un finale diverso da quello che alcuni vorrebbero: per questo abbiamo pensato che fosse necessario espandere la lotta, coinvolgendo l'intero territorio nella mobilitazione e provando a raccontare attraverso gli strumenti dell'arte le dinamiche che attraversano oggi il mondo del lavoro, riguardandoci tutti.

"Il ruolo dei Circoli Arci - sostiene Jacopo Forconi, presidente di Arci Firenze - è quello di riunire le persone, stimolarle e coinvolgerle in una riflessione collettiva. Per questo pensiamo non vi sia luogo migliore per raccontare le storture che attraversano il lavoro e, più in generale, la nostra società. Siamo dunque orgogliosi che tanti Circoli Arci, oltre a supportare in ogni modo e fin da subito la lotta dei lavoratori GKN, siano oggi uno dei luoghi attraverso cui si provi ad espandere la lotta, coinvolgendo nella mobilitazione ogni zona del nostro territorio".

Massimo Torelli, tra gli organizzatori delle iniziative, di Firenze Città Aperta, sottolinea come questo tour di spettacoli teatrali "sia una iniziativa importante per mantenere forte il rapporto tra il territorio fiorentino e la lotta della Gkn. Un rapporto fondamentale per reggere questo scontro, vista la totale assenza del governo".

Le prime tre tappe del tour attraverseranno i Circoli Arci e i teatri della Toscana il 3, il 10 e il 17 dicembre, mentre sono in via definizione gli appuntamenti di gennaio.

Tappa 1 - Venerdì 03.12.21
Casa del Popolo Il Campino – Le Panche, Firenze - Via Giulio Caccini 13b, Firenze
Ore 18.30, Presentazione della legge anti-delocalizzazioni
Ore 20.00, Cena a buffet
Ore 21.30, La carovana dei dispersi, spettacolo teatrale della Compagnia Crazy Forks
Ore 22.30, Vintro live

La carovana dei dispersi
Lo spettacolo ripercorre e indaga il cambiamento subito dalla città di Firenze a partire dell’esponenziale crescita turistica a sfavore dell'umanità che un tempo popolava il centro storico. Un’anziana signora affetta da demenza senile, dopo tre anni di reclusione in casa, decide di andare a comprare il pane per la figlia, ma decenni di aperture e chiusure febbrili di negozi, boutique e attività per turisti hanno condotto la città ad un cambiamento radicale che sconvolge i piani della protagonista, che non riconosce più la mappa della sua Firenze. Negozianti, statue, universitari, passanti avranno il compito di riportarla a casa. Sarà possibile?

Vintro
Vintro, assoluta promessa della scena musicale fiorentina, ha 22 anni, è studentessa del Conservatorio di Firenze da tredici anni e docente di musica da sei. Cantante, pianista, violinista, direttrice di coro, produttrice di musica elettronica e appassionata di musica popolare, ha da sempre una dimestichezza innata con ogni strumento musicale. Nel 2020 Vintro pubblica il suo album d’esordio, “Perle”, in collaborazione con Mars.

Tappa 2 - Venerdì 10.12.21
Circolo Arci “Bruno Baldini”, Barberino di Mugello - Corso Corsini 59, Barberino di Mugello
Ore 19.30, Cena popolare
Ore 21.00, Raccontare la working class: incontro con gli autori Simona Baldanzi e Alberto Prunetti
Ore 22.00, Uomini e caporali. Reading a due voci con musica e proiezione d’immagini a cura di Diremare Teatro
Raccontare la working class: bio degli autori

Simona Baldanzi
Nata nel 1977 a Firenze, vive nel Mugello. Nel 1996 partecipa alla finale del Premio Campiello Giovani con il racconto “Finestrella viola”. Ha esordito col romanzo “Figlia di una vestaglia blu”, (Alegre 2019, Fazi 2006), che intreccia le vicende delle operaie tessili della Rifle a quelle degli operai edili del TAV in Mugello. Ha ottenuto il Premio Miglior Esordio di Fahrenheit Radio Rai tre, il Premio Minerva Letteratura di Impegno Civile ed è stato finalista al Premio Viareggio Repaci, al Premio Fiesole Narrativa under 40, al Premio Chianti. “Bancone verde menta” (ed. Elliot 2009) è il suo secondo romanzo, una storia d’amore per le città e l’impegno. Nel 2011 è uscita per Ediesse, l’inchiesta “Mugello sottosopra. Tute arancioni nei cantieri delle grandi opere”. Suoi racconti sono apparsi su quotidiani, riviste e antologie. Nel 2014 per la collana Contromano di Laterza è uscito “Mugello è una trapunta di terra. A piedi da Barbiana a Monte Sole”. “Maldifiume Acqua, passi e gente d’Arno” (Ediciclo 2016), primo volume di una nuova collana, la biblioteca del viandante diretta da Luigi Nacci, ha ricevuto il Premio Sergio Maldini per la letteratura di viaggio. L’ultimo suo libro, “Corpo Appennino. In cammino da Monte Sole a Sant’Anna di Stazzema”, è del 2021 (Ediciclo).
Dal 2008 al 2013 ha tenuto una rubrica settimanale chiamata L’Incartauova su l’Unità di Firenze. É tra i fondatori del blog Scrittori in Causa (sulle condizioni contrattuali degli scrittori). È autrice insieme a F.Bondi e L.Sacchetti del progetto Storie Mobili. Insieme al regista Federico Bondi è co-autrice del soggetto del film Dafne (2019), vincitore del Premio FIPRESCI nella sezione Panorama della 69° Berlinale. Fa la rappresentante dei lavoratori per la sicurezza a Prato.

Alberto Prunetti
Cresciuto in provincia di Grosseto, ha pubblicato i romanzi “Potassa” (2003), “Il fioraio di Perón” (2009), “Amianto. Una storia operaia” (2012, finalista Premio Pozzale Luigi Russo, finalista Premio Chianti Narrativa, premio speciale della giuria Grotte della Gurfa e premio Scrittore toscano dell'anno 2013), “108 metri. The new working class hero” (2018, Premio Ultima Frontiera, finalista Premio Biella letteratura e industria), “Nel girone dei bestemmiatori. Una commedia aperta (2020). Ha tradotto dallo spagnolo e dall'inglese l'opera di autori come Evaristo Carriego, Roberto Arlt, Osvaldo Bayer, Angela Davis, David Graeber e John Sinclair.

Fa parte delle redazioni di riviste come Carmilla on line (diretta da Valerio Evangelisti), Nuova Rivista Letteraria (fondata da Stefano Tassinari), Lavoro culturale e Jacobin Italia (edizione italiana dell'omonima rivista statunitense). Pubblica reportage narrativi su La Repubblica, Il manifesto, Il Reportage, Left. Dal 2018 dirige la collana Working Class per le Edizioni Alegre. La sua opera è tradotta o in corso di traduzione in francese, spagnolo, catalano, greco e inglese.

Uomini e caporali
Spettacolo teatrale tratto da “Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud” di Alessandro Leogrande. Reading a due voci con musica e proiezione di immagini con Francesca Uguzzoni e Alessandro Varrucciu. Adattamento e regia di Alessandro Varrucciu.

Tappa 3 - Venerdì 17.12.21
Casa del Popolo di Grassina - Piazza Umberto I, 13, Grassina
Ore 21.15, Capitalismo magico. Uno spettacolo di Kepler452 con Nicola Borghesi e Lodo Guenzi.
A seguire un reportage teatrale dalla GKN (ERT / Teatro Nazionale)
Capitalismo magico
Uno spettacolo di KEPLER452 con Nicola Borghesi e Lodo Guenzi.
Soli in scena, Nicola Borghesi e Lodovico Guenzi dialogano per confrontarsi e ricercare insieme tutto quello che nella realtà pulsa ancora di una viva e inspiegabile magia, nello stile tipico di Kepler-452. Nata nel 2015 a Bologna, la compagnia si è contraddistinta fin dall’inizio per la sua ricerca artistica che ha portato il ruppo fuori dai teatri, nelle strade e nelle periferie per osservare la realtà attraverso la lente della scena. Di Kepler-452 ERT Fondazione ha prodotto Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso, spettacolo vincitore nel 2018 del Premio Rete Critica, e F. Perdere le cose.
«“There is no alternative”, amava ripetere Margaret Thatcher, riferendosi, naturalmente, al capitalismo. A noi – affermano Borghesi e Guenzi – che abbiamo trent’anni oggi non ce lo hanno nemmeno mai detto, tanto era evidente. Il cammino della nostra vita dentro il capitalismo sembra a volte la traversata di una landa desolata che perde via via linfa e colore. A volte la notte non dormiamo, stretti al cuore e alla testa da una strana ansia che non sappiamo dire, pieni di domande vaghe e spaventose. Forse è il terrore che si spengano anche le ultime scintille di non identico che stanno dentro e fuori di noi. Come sempre la risposta è fuori dalle mura di casa, all’esterno, in una passeggiata. Forse camminando possiamo cogliere ciò che, dentro al capitalismo, ancora non è identico, conserva una propria forza autonoma, una sorta di sottile magia che viene da lontano e ancor più lontano conduce».

 



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