Proseguono gli appuntamenti culturali del giovedì al MMAB. Il 2 dicembre alle 21.15 Angelo Ferracuti presenterà il suo ultimo libro, Non ci resta che l’amore (ed. il Saggiatore, settembre 2021), dialogando con il giornalista Simone Innocenti e con lo storico dell’arte Christian Caliandro.
Il romanzo ha la forma della biografia arricchita dalla ricerca, dall’indagine, dalla raccolta di testimonianze e dall’aggiunta di ricordi personali; una modalità che ben si adatta allo stile di Ferracuti che, come dichiara egli stesso all’inizio del libro, ha abbandonato la fiction fin dal suo primo romanzo, per dedicarsi completamente al reportage narrativo, ai romanzi-verità, dove narrazione e denuncia spesso si intersecano e si alimentano a vicenda. In questo caso Ferracuti ripercorre le tappe più significative della vita e della produzione artistica di Mario Dondero, un fotogiornalista “vecchio stampo”, che si dedica fin da giovanissimo all’attività del reportage giornalistico, animato dall’idea di raccontare il fatti, avvenimenti e soprattutto persone (non personaggi) scegliendo il punto di vista dal basso.
Dondero ha immortalato in scatti preziosi i più importanti protagonisti del secolo scorso e ha sempre cercato di restare fedele ai propri ideali e alla propria linea artistica, sacrificando la tecnica alla verità colta sul fatto, l’estetica all’etica. Un romanzo che è quindi un modo per i lettori di attraversare e rileggere la nostra storia recente, ma è anche un modo per Ferracuti di rendere un sentito e commovente omaggio al suo amico Dondero.
Chi è Angelo Ferracuti: scrittore e giornalista, scrive per il Manifesto, “La lettura” de il Corriere della Sera, “il Venerdì” di la Repubblica. Predilige la forma del reportage narrativo, usa l’autobiografia e la biografia in molti suoi libri, viene collocato nell’ambito della letteratura di impegno civile, con una particolare attenzione per la “working class”, come per esempio nei libri I tempi che corrono (Alegre, 2013), e Andare, camminare, lavorare - L'Italia raccontata dai portalettere (Feltrinelli, 2015), Addio - il romanzo della fine del lavoro (Chiarelettere, 2016). È fondatore, insieme a Giovanni Marrozzini, della Scuola di letteratura e fotografia “Jack London” a Fermo, dove si insegna il reportage narrativo ma anche lo sguardo fotografico che coglie gli avvenimenti e lo spirito del tempo.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Si ricorda che è necessario avere il green pass per accedere ai locali del MMAB.
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
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