Morte del parà, parte il processo in corte d'assise. Zabara: "Fino a prova contraria sono innocente"

Emanuele Scieri
Emanuele Scieri

Quest'oggi si è tenuto il primo atto del processo di fronte alla corte di assise per la morte del parà Emanuele Scieri, 26enne del Siracusano, trovato morto nel 199 nella caserma Gamerra di Pisa. Imputati per omicidio volontario aggravato due ex caporali, lessandro Panella e Luigi Zabara (l'ultimo presente in aula). Assenti le parti civili, la madre e il fratello di Emanuele Scieri. +

Oltre ai due imputati fino al 29 novembre scorso ve n'era un terzo, il sottufficiale Andrea Antico, assolto proprio in quella data dal gup dopo il giudizio con rito abbreviato. La difesa della parte civile ha chiesto l'impugnazione a livello civile per l'assoluzione di Antico.

"Riteniamo - ha aggiunto Albo - che la corte d'assise sia la sede naturale per accertare la verità dei fatti in merito alla vicenda di Emanuele Scieri, trovato morto nella caserma 'Gamerra' di Pisa il 16 agosto 1999, tre giorni dopo avere subito un atto di nonnismo la sera del 13 appena essere arrivato dal Car svolto a Scandicci. Da parte nostra abbiamo presentato una corposa lista di 140 testi".

"Posso solo dire che in questi anni nessuno tra i media ha coltivato il dubbio che io possa essere innocente e invece fino a prova contrario io lo sono", questa è stata la dichiarazione di Zabara alla stampa.

Le prossime udienze saranno il 7 maggio, 4 giugno, 2 e 13 luglio, 7 e 17 settembre, 1 e 19 ottobre, 12 e 30 novembre e 14 dicembre.

 



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