Omicidio Raghi Cioni, condanne pesanti chieste dall'accusa per padre e figlio

Il figlio avrebbe causato l'incidente e il padre l'avrebbe protetto. Questa la ricostruzione del pm Giovanni Porpora in merito alla morte del 30enne di Ponte a Egola Raghi Cioni, scomparso il 15 dicembre 2016, come riportata dal quotidiano Il Tirreno. Per il 46enne ritenuto alla guida del furgone dal pm sono stati chiesti 4  anni per omicidio stradale aggravato dall'omissione di soccorso per fuga oltre alla simulazione di reato. Un anno e 6 mesi per il padre 71enne, per favoreggiamento e anche lui per simulazione di reato. I due indagati negano la responsabilità, dicendo che sia stato qualcun altro ad aver danneggiato il mezzo rubando il gasolio e poi centrando il 30enne a bordo della sua bici in via Maremmana. Le prove portate dall'accusa sono le telefonate del cellulare del quarantenne, con aggancio in una cella di via Maremmana al momento dell'urto. La prima telefonata è verso un'autofficina, la stessa poi a livello telematico ha chiesto un ricambio per un fanale di un furgone, la seconda verso l'avvocato. A metà luglio la sentenza.



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