Nasce la Multiutility Toscana: "Investimenti e lavoro. L'unione fa la forza"

Consiag, Acqua Toscana, Publiservizi, Alia Servizi Ambientali formeranno la prima Multiutility Toscana. Le voci si rincorrevano già da tempo, oggi - martedì 3 maggio - è stata ufficializzata la newco che si farà carico dei servizi svolti fino a pochi giorni fa da Publiacqua e Alia. Il disegno portato avanti soprattutto da Prato, Empoli e Firenze arriva a compimento e da oggi si parte. Partecipano sessantasei comuni della Toscana Centrale, tra i territori dell’Empolese Valdelsa e le province di Firenze, Prato e Pistoia.

Partiamo dalle basi. Cosa è una multiutility? Si tratta di una struttura che le imprese di servizi di pubblica utilità assumono al termine di un graduale processo di convergenza, che le porta ad operare contemporaneamente in più settori e con una forte presenza nelle fasi finali di distribuzione e vendita. Le imprese possono essere pubbliche o private, locali o nazionali; possono operare nelle telecomunicazioni, o con energia, gas e acqua.

Sarà una holding che gestisce servizi come quelli di rifiuti, energia, acqua per attirare maggiori investimenti e puntare a un modello sostenibile, circolare e green; intende inoltre valorizzare i territori e policy orientate al rispetto di elevati standard etici a tutela degli stakeholder coinvolti. Le aziende che gestiscono i servizi pubblici locali si trovano sotto lo stesso ombrello, insomma.

La struttura post fusione, con quote destinate ai Comuni di Firenze (37,1%), Prato (18,2%), Pistoia (5,4%) Empoli (3.4%) ed altri comuni toscani (35,9%) sarà ora sottoposta all’approvazione, entro settembre 2022, da parte dei Consigli Comunali e dell’Assemblea della società.

Unione, investimenti, lavoro, dividendi e tariffe. Sono cinque i punti esposti dal sindaco metropolitano di Firenze Dario Nardella: "Il progetto è aperto e abbraccia la regione. L'unione fa la forza. Gli investimenti per questo piano porteranno un miliardo e mezzo di euro, poi porterà 2mila posti di lavoro in più. Abbiamo inoltre bisogno di dividendi e questo progetto li porterà. In più parliamo di tariffe in un periodo in cui ci sono rincari, con la multiutility puntiamo a un blocco degli aumenti delle tariffe. Non c'è la voglia di fare tutto e subito, siamo aperti a tutto il territorio regionale e forse qualcosa fuori dai confini. Non ci saranno soci di serie A o di serie B, chiunque può salire a bordo".

Alberto Irace di Alia ha aggiunto: "Vogliamo dotare la Toscana di una infrastruttura capace di sostenere la transizione energetica. Più che una multiutility nasce una piattaforma inclusiva, la gestazione è lunga e siamo solo al primo passo".

"È un momento storico e fondamentale per la gestione dei servizi pubblici locali. Ci troviamo a avere in ogni servizio una gestione territoriale diverso. Avere una multiutility regionale diventa un elemento di grande significato. Il lavoro dei sindaci è stato di disponibilità nel comporre la multiutility, non c'è nessuno che non è stato coinvolto, non è neppure una questione politica perché abbiamo amministrazioni di ogni colore" ha detto il presidente regionale Eugenio Giani.



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