Una strada per Nada Parri sì, ma non al posto di piazza Umberto I: il dibattito a Cerreto

Susanna Rovai
Susanna Rovai

In occasione del Consiglio Comunale di Cerreto Guidi del 27 Dicembre 2021, il gruppo consiliare Partito Comunista Italiano presentò una mozione per intitolare un luogo pubblico del Comune a Nada Parri. Ma l'Amministrazione ne chiese il ritiro, perché nella stesura del testo risultava una richiesta troppo vincolante.

Dopodiché fu data la disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale per un incontro nel mese di Gennaio 2022, per discutere quale luogo o edificio intestare a Nada Parri. Purtroppo tale incontro non ha mai avuto luogo, nonostante la richiesta della capogruppo del PCI.

Cosi lo stesso Gruppo Consiliare decise di presentare una nuova mozione dal titolo: "Intitolazione di una piazza, di una via o di un edificio comunale alla memoria di Nada Parri", che è stata messa nell'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29 Aprile 2022.

Questa nuova mozione era formulata in maniera tale da permettere 3 distinte votazioni:

1 - Per il riconoscimento della figura di Nada Parri;

2 - La possibilità di intitolare alla memoria di Nada l’attuale piazza Umberto I,

3 - In alternativa, la possibilità che l’Amministrazione Comunale suggerisse il nome di Nada Parri al Consiglio di Istituto dell’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi per la nuova scuola elementare situata in via Ildebrandino.

Nessuna eccezione è stata fatta per la figura di Nada Parri, antifascista, partigiana e primo Sindaco donna di Cerreto Guidi, ritenuta da tutti i consiglieri meritevole di riconoscimento. Gli altri due punti, invece, hanno avuto il voto contrario.

Nessuna motivazione è stata data riguardo la contrarietà verso la proposta per piazza Umberto I. L’Amministrazione Comunale ci ha fatto però sapere che la scelta del luogo doveva essere condivisa.

Di sicuro per noi del PCI la questione della piazza è dirimente, in quanto piazza centrale, ma ancor di più perché Cerreto Guidi è un paese che crede profondamente nei valori della Resistenza. E quindi due piazze centrali del capoluogo, oltretutto ai piedi della Villa Medicea patrimonio UNESCO, intitolate a due Re ci sembrano davvero troppo, dato che la nostra è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro e non più una monarchia.

Allora con questi presupposti, ben venga il dialogo con l'Amministrazione, ben venga la condivisione delle scelte, purché non si metta più tempo in mezzo e si proceda velocemente ad un confronto rispettoso e chiaro.

Fonte: Partito Comunista Italiano - sezione Empolese Valdelsa



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