Gilbarco, incontro in Regione tra sindacati e azienda dopo licenziamento collettivo

Daniele Calosi

Si è tenuto oggi il primo incontro in Regione tra organizzazioni sindacali e l’azienda dopo l’apertura di licenziamento collettivo che riguarda 31 lavoratori dipendenti Gilbarco e 39 lavoratori somministrati.

Dopo la pesante rottura della riunione del 5 maggio, oggi si è fatto un piccolo passo avanti nella direzione dell’apertura di un confronto, pur nella conferma delle diverse posizioni in campo. Il tavolo, che era comunque rimasto aperto per volontà di Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per lavoro e crisi aziendali, verrà riconvocato la prossima settimana. “I nostri obiettivi rimangono il futuro del sito di Firenze, zero esuberi con il superamento  procedura di licenziamento collettivo e tutela dei lavoratori in somministrazione” dichiara Fabiani.

"L’azienda - dichiarano con una nota congiunta Daniele Calosi, Segretario Generale Fiom CGIL Firenze-Prato-Pistoia, e Ilaria Lani, Segretaria Generale NidiL Firenze.- fino all’anno scorso ha negoziato le uscite senza coinvolgere il sindacato e senza il sindacato ne fosse a conoscenza. Dato che l’azienda ha aperto la procedura di licenziamento collettivo, non è pensabile che il sindacato quantifichi economicamente i posti di lavoro attraverso la procedura. L’esistenza del sindacato ha come valore fondante la difesa dei posti di lavoro e non la loro mercificazione. Per questo abbiamo chiesto all’azienda con il sostegno delle istituzioni presenti il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l’apertura di un dialogo di confronto a trecentosessanta gradi che preveda: ritiro della procedura di licenziamento collettivo, assunzioni dei lavoratori somministrati alle dipendenze di Gilbarco, riorganizzazione industriale e conseguente piano, ammortizzatore sociale che tuteli tutti i lavoratori interessati e formazione professionale per la ricollocazione all’interno dell’azienda in funzione delle professionalità e delle nuove mansioni.

Come Fiom e Nidil - concludono - riteniamo che la salvaguardia occupazionale avvenga attraverso politiche contrattuali e negoziali che siano equi e inclusivi. Non ci troviamo di fronte ad un’azienda che ristruttura per crisi, ma semplicemente per una razionalizzazione dei margini di profitto e dei volumi produttivi. Il fatto che la direzione aziendale si sia resa disponibile ad aprire un confronto su queste tematiche da noi proposte lo cogliamo come elemento positivo. Ciò non toglie che siamo solo all’inizio di un percorso, che dovrà continuare a vedere protagonisti tutti i lavoratori assieme al sindacato. Nei prossimi giorni ci aspettiamo di essere nuovamente convocati nella giornata di domani saranno svolte le assemblee congiuntamente come Fiom e Nidil l’assemblea di tutti i lavoratori e lavoratrici”.

Fonte: Ufficio Stampa



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