Liste d'attesa, Bezzini: "Recupero del 12,5% delle prestazioni sanitarie"

Simone Bezzini

Si è tenuta ieri pomeriggio, mercoledì 25 maggio, una nuova audizione dell’assessore regionale alla salute Simone Bezzini in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), in merito alla situazione delle liste d’attesa in Toscana. L’incontro fa seguito a quello dello scorso aprile e risponde a quanto concordato dalla commissione con l’assessore.

“Il tema liste di attesa ha una sua strutturalità che è precedente al Covid ed è dovuta anche alla buona qualità delle prestazioni – osserva Bezzini –. Le prestazioni di alta qualità fanno crescere la domanda, si può considerare un indice di fiducia nel nostro sistema sanitario”. Una fiducia che ha retto all’urto della pandemia: “L’abbiamo visto, il Covid non ha determinato allontanamento, persiste una domanda forte di prestazioni verso il sistema pubblico”.

La pandemia ha piuttosto determinato un aumento delle liste d’attesa, “con l’accumulo che è aumentato principalmente a causa delle forzate sospensioni dell’attività per sei mesi nell’arco di due anni”. La Regione sta “lavorando, non da ora, per cercare di dare risposte e governare l’arretrato, portandolo a un progressivo ridimensionamento e raggiungere un punto d’equilibrio, anche se è bene non dimenticare che il Covid non è finito, siamo intorno ai 300 ricoveri e questo continua a complicare e rallentare le procedure”, spiega l’assessore.

Il quadro più complesso “è nel campo chirurgico. Rispetto all’incontro di aprile, i dati Agenas sul 2021 dimostrano che quella della Toscana è tra le migliori performance a livello nazionale: addirittura, in alcuni segmenti, si sono sviluppate attività superiori a quelle pre-pandemia del 2019. Stiamo lavorando sui temi dell’appropriatezza, per governare la domanda. Aumentare l’offerta è importante, ma non basta se non si lavora su una corretta filiera organizzativa e sull’appropriatezza. L’annunciata spinta alle prenotazioni online, con estensione delle prenotazioni che si possono fare per via telematica, comincia a dare risultati. Il numero delle persone che prenotano online sta crescendo”.

A fianco dell’assessore, è stata la dirigente regionale Carla Rizzuti a fornire un quadro dettagliato, mostrando il complesso monitoraggio messo in atto dalla Regione per il controllo delle liste d’attesa: “All’avvio del piano di riassorbimento varato dalla giunta a febbraio, risultavano da recuperare 37mila interventi chirurgici: ad oggi ne sono stati recuperati 2mila 44, il 5,5 per cento, con un impiego di 2milioni e 219mila euro dalle risorse stanziate nel piano; sono state offerte 37mila 783 prestazioni, con un recupero del 12,5 per cento e una spesa di 2milioni e 507mila euro. Sullo screening la situazione era molto meno complicata non c’era molto da recuperare, l’Ispro addirittura ha mandato tutti gli inviti che non erano stati inviati nell’ultima parte del 2021”.

Il ‘catchment index’, l'indice che calcola quante prescrizioni dei medici vengono poi effettivamente utilizzate dai pazienti, “è salito al 69,5 per cento, più vicino all’obiettivo che ci siamo posti, secondo il quale almeno il 75 per cento delle richieste deve trovare risposta nel sistema pubblico. Nell’arco di due mesi sono stati recuperati quasi dieci punti percentuali, a conferma dell’incremento dell’offerta che c’è stato. La diagnostica è al 63 per cento, con le maggiori criticità sulle risonanze magnetiche”.

A commento dei dati forniti alla commissione, il consigliere Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) rileva che “anche la sanità Toscana viaggia a diverse velocità sui tempi di attesa, come ci conferma l’analisi dei dati dell’Agenzia regionale, ad esempio per le neoplasie maligne”. Il consigliere chiede “una presa di posizione di forte critica rispetto a quanto sta succedendo”.

“La valutazione va fatta su categorie di priorità – risponde l’assessore Bezzini –. Bisogna lavorare per armonizzare e omogeneizzare gli elementi di differenza, è un tema serio. Si deve però considerare prima di tutto che quando si parla ad esempio di prestazioni specialistiche urgenti, la stragrande maggioranza viene erogata entro i tempi stabiliti dalla norma. E ricordiamoci che la Toscana si è data limiti più sfidanti, dimezzando i tempi rispetto agli obiettivi nazionali”.

Il vicepresidente della commissione Andrea Ulmi (Lega) chiede all’assessore se sia in atto un blocco delle assunzioni in sanità. “Non esiste blocco sulle assunzioni, si assume dove c’è bisogno, sulla base delle indicazioni delle aziende sanitarie”, è la risposta di Bezzini. Abbiamo 4mila dipendenti in più, di cui circa 500 medici, rispetto al 2019. C’è una grande partita nazionale, tutte le forze politiche dovrebbero impegnarsi a sollecitare il governo per mettere più risorse sulla sanità”.

Il lavoro della commissione Sanità sulle liste d’attesa va avanti. Il presidente Enrico Sostegni (Pd) preannuncia “ulteriori appuntamenti per approfondire l’andamento del piano di abbattimento”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa



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