'Pace, resistenza, rivoluzione' con Casa della Donna di Pisa

A fine maggio verrà inaugurato il ciclo di incontri “Pace, resistenza, rivoluzione: riflessioni e pratiche femministe contro le guerre”, nato dalla collaborazione  tra il Centro Interdisciplinare Scienze della Pace dell’Università di Pisa e l'associazione Casa della donna di Pisa.

Perché partire da una prospettiva femminista nell'elaborare pratiche di opposizione alla guerra? «Di fronte allo scoppio della guerra in Ucraina, in molti e molte ci siamo ritrovate disorientate e impreparate nell’articolare una punto di vista e una proposta pacifista al di là della ferma condanna dell’aggressione da parte della Russia - commenta Valentina Mangano, vicedirettrice del Centro interdisciplinare Scienze per la Pace - ma il no-war femminista è seguito allo sconcerto, primo tra i tanti a entrare nel discorso pubblico, animando le piazze di tutto il mondo l'8 marzo scorso. E proprio in esso abbiamo individuato analisi e posizioni solide e complesse, che hanno radici profonde, ancorate nel passato dei movimenti delle donne e femministi a livello internazionale.»

Nasce da qui la volontà del Centro interdisciplinare Scienze per la Pace e della Casa della donna di incontrarsi e discutere. Il ciclo di iniziative, che si svilupperà da maggio fino a dicembre, si propone di affiancare le voci di ricercatrici e teoriche a quelle di attiviste contro la guerra.

L'obiettivo è fornire a chi parteciperà molteplici spunti, per la costruzione di una riflessione collettiva e di reti di pace.

Il primo appuntamento del ciclo, "Le guerre in Europa, dai Balcani, all’Italia all’Ucraina: voci e corpi resistenti" si svolgerà LUNEDÌ 30 MAGGIO alle 17:30, presso l'aula PAO_E1 di Palazzo Carità (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Via Pasquale Paoli 15, Pisa). Ne discuteranno la storica Elda Guerra dell’Associazione Orlando - Centro documentazione donne di Bologna, Lepa Mlađenović, attivista femminista e lesbica e Maria Chiara Franceschelli (da remoto), dottoranda in Scienze politiche e sociologia della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Il secondo incontro “Resistenze femministe globali, dagli Stati Uniti alla Russia”, è previsto per GIOVEDÌ 9 GIUGNO alle 18:00, presso il Giardino della Casa della donna in Via Galli Tassi 8, Pisa. Sarà presente la storica Bruna Bianchi, già docente di storia delle donne e del pensiero politico presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e curatrice della rubrica Voci di pace per Comune-info, in dialogo con Masha Bratishcheva, dottoranda della Scuola Normale Superiore con un progetto di ricerca sulla storia dei movimenti femministi russi e attivista di Feminist Anti-war Resistance.

I compositi movimenti femministi globali sono stati spesso abili ad intersecare l'analisi della logica patriarcale, che sottende la guerra, con la preoccupazione per la vita sul pianeta, inventando pratiche coraggiose, a volte sotterranee, spesso inedite, di interposizione, pace, resistenza e rivoluzione, e lo sono anche oggi: sulla soglia dell’irrigidimento di blocchi contrapposti, con una spesa pubblica per gli armamenti crescente.

«Abbiamo sentito l’urgenza di ampliare lo sguardo sul mappamondo dei tanti conflitti che trovano meno copertura mediatica, ma che dilaniano con altrettanta crudeltà popolazioni inermi, prive della solidarietà internazionale che è stata messa in atto in questo periodo con l’Ucraina: parlare di guerra ci riporta a tutte le guerre e a immaginare quali siano i presupposti per costruire una pace positiva. Guardando all’oggi e al futuro, ci sembra un discorso irrimandabile in cui valorizzare pensieri e pratiche dei femminismi» chiosa Carlotta Monti dell’associazione Casa della donna.

Fonte: Ufficio Stampa



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