Fine Ramadan, l'associazione Cossan premia Tania Benvenuti della Cgil

Doveva essere l'ottava edizione ma la pandemia ha costretto l’associazione Cossan di Santa Croce sull'Arno ad organizzare la sesta edizione. Nonostante ciò, la tradizione ha ripreso il suo cammino e con essa le attività dell'associazione.

La festa di fine Ramadan ha avuto luogo il 21 maggio nei locali della mensa "ore dodici" in via S.Tommaso. La fine del Ramadan é un periodo dove si raccomanda di chiedere scusa per il disturbo recato al vicinato, agli amici e parenti.

Cogliendo al volo questa raccomandazione, l'associazione Cossan oltre alla festa, ossia il modo in cui ha scelto di chiedere scusa, ha istituito un premio dedicato alla persona che durante l'anno e non solo, si è impegnata per il bene della comunità.

É un premio di riconoscenza e di ringraziamento ed é per questo motivo che l'abbiamo chiamato premio "Kolërè" che in lingua senegalese (wolof) significa appunto: riconoscenza, "saldo del debito", " favore ricambiato".

L’associazione con la festa ha raccolto intorno a sé le autorità comunali, scolastiche, sindacali, associative e religiose per riprendere le sue attività che sono alla base della sua esistenza; un percorso mai interrotto ma soltanto sospeso per cause di forza maggiore.

Questa sesta edizione è stata (dopo un mese di digiuno e molte restrizioni) un'occasione annuale per bere e mangiare insieme piatti tipici ma anche per premiare i nostri figli che si sono impegnati nel loro percorso scolastico.

Quest’anno la presenza di insegnanti e alunni delle scuole di Santa Croce é stata una delle note più positive e apprezzate della serata. La particolarità di questa edizione é stata la partecipazione attiva degli alunni che ci hanno dato una vera e propria lezione sull'inno dei Mameli, Leopardi e l'Amicizia con la "A" maiuscola.

Dopo gli interventi dell’assessora Braccini e del Dirigente dell’Istituto Banti, dott. Imperatrice, il presidente di Cossan ha assegnato il premio "Kolërè" alla "miglior" cittadina di quest'anno, ossia Tania Benvenuti della CGIL. Per l’associazione è stata ed è la voce dei senza voce, si è distinta per la sua perseveranza a difendere le giuste cause sia nel mondo del lavoro che fuori. Non usa mai mezzi termini per denunciare l'uso improprio del potere da qualsiasi parte essa proviene. E infine ha, da sempre, combattuto dalla parte della comunità senegalese di Santa Croce contro gli attacchi ingiustificati diretti a quest'ultima.

Fonte: Associazione Cossan



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