Arte contemporanea, a Cerreto Guidi la mostra 'Poggio Tempesta'

L'arte arriva a Poggio Tempesti, frazione di Cerreto Guidi. Sabato 11 giugno alle 16.30 in via Francesca Sud al civico 115 partirà Poggio Tempesta, una mostra di arte contemporanea curata dalla cerretese Caterina Fondelli.

La mostra comprenderà gli artisti Oliviero Fiorenzi, Nicola Ghirardelli, IPER-collettivo e Francesco Pacelli e sarà localizzata interamente all’esterno nel parco intorno alla casa di famiglia di Fondelli, situata proprio a Poggio Tempesti, luogo che si trasformerà nell'estate 2022 in un nuovo polo culturale per l'arte contemporanea sul territorio. Con il patrocinio del Comune di Cerreto Guidi, l’esposizione sarà visitabile fino al 24 Luglio 2022.

Fondelli ha sviluppato da poco il progetto dal nome Contemporary Fire, comprensivo di mostre e residenze d’artista, che avrà luogo proprio a Poggio Tempesti e la mostra che parte l'11 giugno rientra nell'iniziativa.

Ciascuno degli artisti partecipanti interpreta l’ambiente in cui cala le proprie opere in maniera personale.

A farsi ispirare ed indagare uno specifico aspetto, o per meglio dire piccolo "inquilino", della comunità che vive quotidianamente lo spazio deputato all’esposizione è Oliviero Fiorenzi. Stregato dalle leggende correlate alle cosiddette molteplici vite che i gatti avrebbero a disposizione, l’artista pre- senta una parte meno conosciuta della sua produzione, che è quella connessa alla tecnica della ceramica. Per l’occasione Nicola Ghirardelli, invece, esplora le pratiche scultoree millenarie della fusione, reinterpretandone gli elementi funzionali, con inediti sviluppi estetici. L’artista investiga le possibilità e gli esiti dei metalli, ricercando incessantemente un equilibrio fra decorazione ed evocazione.

Con la propria installazione IPER-collettivo invita a non lasciarsi intimorire: l’opera va effettivamente vissuta ed è fatta per essere osservata in un’ottica radicalmente contemporanea. La piattaforma immersa nell’erba, introdotta da un vialetto naturale, rivelerà la sua estetica di "puzzle" modulabile, composto da supporti per la filatura ricavati da plastica rigenerata, in gamme cromatiche sgargianti. Il loro assemblaggio è studiato per la formazione di un disegno, di un pattern, con espliciti rimandi alla pixel art.

Francesco Pacelli, infine, propone misteriose plasticità tramite accostamenti e mescolanze di differenti materiali, sfumature di colori e forme, in cui scovare tensioni fra l’antropomorfo, l’organico e il sovrannaturale. La sua è un’espressione dell’inquietante decisamente seduttiva, che sprigiona complicità e voglia di avvicinamento nel fruitore, quasi a voler farsi narrare da queste creature la loro storia, la loro nascita, il loro destino. Con texture sofisticate e svariate direzioni di propagazione nello spazio, le sue opere trascinano in un crescendo di curiosità, sino all’impiego della luce in un peculiare punto del giardino, che regalerà scenari cangianti con lo scorrere delle ore.

Dal 23 giugno inizierà anche la prima residenza d'artista, con la possibilità di venire a incontrare gli artisti che saranno Ludovica Anversa, Luca Ceccherini, Justine Neuberger, Paolo Pretolani e Adelisa Selimbasic.

Durante il periodo espositivo verranno realizzati eventi correlati e visite guidate, il cui calendario verrà fornito successivamente.



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