A Sovigliana un credo diverso: uno sguardo alla Chiesa cristiana evangelica

La sede della chiesa cristiana evangelica di Sovigliana

Non c'è il Crocifisso, non ci sono tabernacoli, alcun campanile, nessuna statua che possa far capire che quello è un luogo di culto. Eppure è dalla fine degli anni '60 che si trova a Sovigliana, "come frutto della testimonianza di fede, perseveranza e amore per il Signore di alcuni fratelli provenienti da varie regioni del sud Italia". E' la Chiesa cristiana evangelica, la cui sede è in via Filzi e dove, in forme diverse da quella cattolica, si segue e si mette in pratica la parola di Dio. Massimo Pecoraro e Gianni Saillen sono due membri del Consiglio e ci guidano alla scoperta di questa Chiesa che è un importante punto di riferimento non solo spirituale ma anche materiale per le tante persone che beneficiano dei servizi che vengono erogati dai volontari

In cosa vi differenziate dai cattolici?
Domanda classica ed il discorso sarebbe ampio. Sintetizzando diciamo che la grande differenza è l'autorità in materia di fede. Le Chiese eredi della Riforma come la nostra hanno come riferimento centrale la Bibbia mentre il Cattolicesimo, oltre a questa, da molta importanza anche alla tradizione che anche noi seguiamo, ma dandole un peso diverso. Da qui nascono le differenze.

Una delle più importanti riguarda la Madonna
Noi crediamo in Maria ed in quanto dice il Vangelo sulla madre di Gesù, è un esempio, una donna di fede ma ci fermiamo li. Non andiamo oltre, non rivolgiamo preghiere a Lei pur riconoscendone il ruolo. Noi crediamo in padre, figlio e spirito santo.

Per altre figure di riferimento del mondo cattolico vale lo stesso?
Sì, ad esempio Pietro o Paolo a cui riconosciamo il ruolo che hanno nella Scrittura senza però venerarli.

Riconoscete l'autorità del Papa?
No e non abbiamo una figura simile.

Cosa è per voi Dio?
E' amore, un amore gratuito e noi non dobbiamo fare niente per meritarlo. Ma, proprio per questo, richiama in noi una risposta di riconoscenza, di vita diversa. Lutero dice chiaramente che la fede e le opere non le puoi separare, ma prima viene la fede e poi le opere. Pratichiamo buone opere come riconoscenza a Dio, non per meritarci qualcosa da Lui. Le buone opere sono anche espressione di quello che diventiamo. Siamo nuove creature in Dio e manifestiamo così quello che è successo dentro di noi. Per questo uno dei passi del Vangelo che citiamo più spesso è 'gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date'.

Da quanto siete presenti sul territorio?
Questa Chiesa nasce alla fine degli anni '60 da un gruppo di famiglie trasferite soprattutto da Puglia e Basilicata. Da gennaio 1999 siamo in via Filzi.

Quanti siete?
Diciamo una cinquantina di adulti.

Come siete strutturati?
La nostra Chiesa fa parte del 'movimento dei fratelli' dove ogni chiesa locale ha la sua autonomia. All'interno ci sono dei responsabili, è un governo collegiale. Poi possiamo anche unire le forze in determinate circostanze, ma per l'attività basilare la chiesa locale è pienamente autonoma.

Perché 'dei fratelli'?
Perché nel 1800 questo movimento è venuto fuori senza avvertire il bisogno di avere una gerarchia. Se ci passate il termine potremmo dire un sistema più democratico, nato grazie all'influenza avuta nel periodo risorgimentale dagli evangelici inglesi e dai Valdesi. Firenze è stata la culla di questo movimento. Fu il conte Piero Guicciardini, di una famiglia che ben si conosce, a fondare la chiesa in via della Vigna Vecchia che c'è ancora oggi.

Il cattolicesimo ha al centro l'Eucarestia, voi con questo sacramento che rapporto avete?
Noi riconosciamo solo quello che è nella parola di Dio e quindi anche la santa cena, l'eucarestia dei cattolici, dove condividiamo il pane ed il vino. Per noi è però un atto solo commemorativo perché il pane resta pane ed il vino resta vino.

Celebrate funzioni come il cattolicesimo?
Qui a Sovigliana ci ritroviamo la domenica mattina ma è un'usanza, non una regola. Noi lo chiamiamo culto di lode ed adorazione, il momento in cui ci riuniamo per lodare e pregare Dio. Ognuno ha la possibilità di esprimere la propria riconoscenza a Dio con parole proprie, un salmo, una lettura. Il culto è spontaneo, tutti concorriamo. Ognuno è libero di farlo come meglio crede. Leggiamo naturalmente anche la Bibbia e per noi i Vangeli sono centrali.

Avete il Crocifisso?
No, al massimo può esserci una croce spoglia visto che Gesù non è rimasto lì ma è risorto. Oltretutto siamo restii ad una rappresentazione visiva delle cose sacre. Nessuno sa come Gesù era fisicamente.

Battezzate i bambini?
Battezziamo gli adulti. Per noi il battesimo è una dimostrazione esteriore di una realtà già accaduta. Io riconosco il mio peccato, chiedo perdono a Dio, ricevo per grazia il perdono dei peccati e lo manifesto agli altri attraverso il battesimo. Un bambino questo non lo può né comprendere né raccontare. Per i neonati ci rifacciamo alla tradizione ebraica della presentazione al tempio, nel nostro caso a Dio per ringraziarlo della nuova vita. Però non andiamo oltre. Il battesimo è dimostrazione di qualcosa che è già avvenuto dentro.

Celebrate i matrimoni?
Per noi il matrimonio è quello che avviene davanti allo Stato, in chiesa è solo una cerimonia nella quale chiediamo la benedizione di Dio e la coppia ha Dio come testimone del proprio impegno.

E le festività classiche del Cattolicesimo le celebrate?
Natale e Pasqua sono i momenti chiave nella storia della salvezza anche per noi. E ricordarli è fondamentale tenendo però ben presente il messaggio che sta alla base e non quanto queste feste sono diventate dal punto di vista commerciale.

Avete rapporti con la chiesa cattolica locale?
Certo, i rapporti sono buoni. Per l'aspetto sociale facciamo anche parte del tavolo Vnp.

Cosa è 'L'albero della vita'?
E' la nostra associazione nata nel 2019, proprio a ridosso della pandemia ed ha anch'essa la sede qui in via Filzi accanto agli altri locali. Alcune attività le portavamo già avanti, poi ci siamo organizzati dandole una veste giuridica. Le persone possono prendere da noi vestiti, poi diamo anche aiuti alimentari oltre a diversi altri servizi quali campi estivi, corsi di lingua per stranieri, corsi o aiuto allo studio. Il concetto è sempre lo stesso, la frase del Vangelo 'gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date'.

Marco Mainardi

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