Nursind Toscana: "Assunzioni discriminatorie verso le donne, sentenza ingiusta"

Giampaolo Giannoni

Giannoni: "Il Tribunale di Firenze liquida la mancata assunzione di alcune infermiere in gravidanza senza acquisire neanche una testimonianza o un approfondimento sul caso"


"In un periodo storico in cui la questione della discriminazione di genere è al centro dell’agenda politica e mediatica, il Tribunale di Firenze liquida la mancata assunzione di alcune infermiere in gravidanza senza acquisire neanche una testimonianza o un approfondimento sul caso”.

E’ quanto dichiara Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale del sindacato autonomo Nursind Toscana.

“All’inizio del 2020, quando c’è stata un’assunzione straordinaria per far fronte alla pandemia – ricorda Giannoni – diverse infermiere hanno segnalato alla Consigliera di Parità un trattamento discriminante. Molte di loro, infatti, sono state contattate per l’assunzione ma hanno dovuto declinare in quanto impossibilitate a spostarsi nell’immediato, come era richiesto, proprio perché in maternità o in gravidanza. Dopo questa prima chiamata, non sono più state ricontattate”.

“Una delle nostre iscritte – spiega il coordinatore di Nursind Toscana - ha intentato una causa per discriminazione: il Tribunale di Firenze non ha ascoltato nessun testimone, né acquisito altri atti, ma ha deliberato in prima istanza che non vi era stata alcuna discriminazione. In Corte d’Appello la situazione si è ripetuta nello stesso identico modo: nessuna testimonianza, solo guardando i documenti i giudici hanno ritenuto che non vi fosse stato alcun comportamento discriminatorio”.

“Se è vero che le sentenze non si discutono – commenta Giannoni – è anche vero che ci saremmo aspettati una sensibilità diversa. Vogliamo dare un segnale forte come sindacato rispetto a questo atteggiamento e facciamo appello alle istituzioni pubbliche affinché prendano una posizione in tal senso: in questo caso la madre non è stata in alcun modo tutelata e non si tratta di un caso isolato. Se non cominciamo ad agire diversamente laddove si può fare la differenza, le parole sulla parità di genere resteranno solo parole”.

Fonte: Nursind Toscana - Ufficio Stampa



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