I 'poteri' di un rito senza tempo: l'acqua di San Giovanni

L'acqua di San Giovanni (foto Alessia Sanna)

Fiori ed erbe aromatiche a bagno in una notte 'magica': fortuna, amore e salute nella tradizione dell'acqua di San Giovanni


In questa giornata sarà sicuramente capitato a molti di scorrere sulle pagine social o di osservare sul balcone del vicino delle ciotoline di acqua mista a fiori. No, non è un rimedio per le zanzare e no, non è uno speciale scrub fai da te per il viso. È un'acqua ritenuta 'magica', nota ai più ma magari sconosciuta da chi pensava fosse una tisana. È l'acqua di San Giovanni, tradizionalmente fatta nella notte tra il 23 e 24 giugno, giorno di San Giovanni patrono di Firenze e giorno vicino al solstizio d'estate e dunque alla bella stagione. Le essenze dei fiori e delle erbe si mescolano all'acqua che, preparata nella sera del 23, diventa 'fortunata' durante la notte. La mattina del 24, appena svegli, lavandosi viso e mani con la miscela naturale si può godere, secondo le credenze, dei poteri curativi e benefici dell'acqua che intanto è diventata profumatissima.

Fare l'acqua di San Giovanni è semplice, dopo aver raccolto diverse varietà di fiori ed erbe aromatiche, queste vanno immerse al tramonto del 23 giugno in un recipiente pieno d'acqua. La bacinella, lasciata all'esterno di casa per tutta la notte, assorbe la rugiada del mattino e assume le virtù protettrici narrate dalla tradizione. Nell'acqua di San Giovanni si ' tuffano' generalmente lavanda, malva, fiori di iperico conosciuta come erba di San Giovanni, artemisia ma anche erbe aromatiche reperibili con facilità come rosmarino, salvia, menta o ancora la profumatissima camomilla e altri fiori spontanei. Superstizione, leggenda o semplice tradizione, sono comunque molti coloro che anche quest'anno sono andati alla ricerca su argini e tra le aiuole, di petali e foglie da mettere a bagno. Un rito propiziatorio e ritenuto di buon auspicio per amore e salute, un rito senza tempo che ancora oggi riscuote successo nella sua realizzazione.

La notte dell'acqua 'magica' porta al 24 giugno, appunto il giorno dedicato a San Giovanni e patrono non solo di Firenze, ma anche di Genova, Torino e altre città italiane. Oggi nel capoluogo toscano tornano dopo lo stop causa pandemia i festeggiamenti del santo patrono con i celebri 'Fochi', il colorato spettacolo pirotecnico che illuminerà con le sue cascate di luce il Lungarno della Zecca. Un'intera giornata dedicata a San Giovanni, scandita prima dei fuochi d'artificio da cortei e rievocazioni storiche nel centro, oltre che dalla finale del Calcio Storico Fiorentino in piazza Santa Croce e dal Palio Remiero dei quattro quartieri storici di Firenze, in corsa sulle acque dell'Arno.



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