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Che cos’è la “zona Cesarini” e perché si chiama così?

Il termine viene usato ormai nel linguaggio colloquiale in tutti i tipi di contesto e indica gli ultimi momenti in cui è possibile porre rimedio a qualcosa, in extremis. Ma dove vede la sua origine questo termine?

Il termine “zona Cesarini”

Renato Cesarini è stato un calciatore argentino che ha militato nel club italiano della Juventus dal 1929 al 1935, il quale ha abituato i suoi tifosi a incredibili remuntade negli ultimi minuti di gioco prima del fischio finale. In particolare il termine “zona Cesarini” venne coniato dal cronista sportivo Eugenio Danese in seguito al match contro l’Ungheria valido per la Coppa Internazionale del 1931; la partita è proseguita fino al 90esimo minuto di gioco in una situazione di pareggio, fin quando Renato Cesarini non ha messo a segno una rete in grado di riportare la propria squadra in vantaggio, il tutto pochi istanti prima della fine dell’incontro.

L’espressione venne adottata immediatamente da altri giornalisti sportivi, fino a diventare un neologismo destinato a diffondersi nel linguaggio popolare per indicare qualcosa che viene fatto poco prima dello scoccare del tempo. Nel mondo calcistico è stato introdotto anche un premio da assegnare a calciatori in grado di rovesciare l’esito degli incontri negli ultimi minuti di gioco. 90 anni dopo il celebre goal contro l’Ungheria, nel 2021, proprio Senigallia premia Kevin Lasagna per il suo goal in Zona Cesarini. Il calciatore della squadra Hellas Verona, infatti, in un match contro il Cagliari è riuscito a ribaltare l’esito dell’incontro grazie a un’incredibile rete segnata nel 98esimo minuto di gioco.

Il termine nel linguaggio comune

Proprio perché in grado di indicare una situazione così specifica in maniera talmente immediata ed efficace, il termine ha avuto un impatto enorme sul pubblico, tanto che ancora oggi questo viene adoperato in tantissimi ambienti e contesti differenti. Qualche mese fa anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per spiegare lo slittamento del maxi-emendamento, ha descritto lo svolgersi delle procedure in zona Cesarini.

Allo stesso modo si può parlare di zona Cesarini quando mancano pochissimi giorni di studio prima di sostenere un esame universitario, quando si deve correre perché si rischia di perdere un treno o, magari, quando si organizzano le meritate vacanze prenotando le strutture soltanto pochi giorni prima dalla partenza. C’è da dire che in quest’ultimo caso ha preso ultimamente il sopravvento il termine “last minute”, di derivazione anglosassone. Saremo forse noi ad essere eccessivamente patriottici, ma preferiamo di gran lunga utilizzare la corrispettiva espressione italiana. Del resto come potremmo mai stancarci di utilizzare un termine così bello, calzante e con una storia così incredibile?

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