Raddoppio Empoli-Granaiolo, i residenti: "Nuova ferrovia sulla porta di casa. Modificare tracciato"

Ieri, presso la Casa del Popolo di Fontanella, si sono riuniti oltre cento fra residenti di Granaiolo, Fontanella Sant'Andrea e Brusciana per discutere sul progetto di raddoppio delle tratta ferroviaria Empoli-Granaiolo. A seguito dell'incontro è stato sottoscritto un documento che pubblichiamo per intero:

 

Siamo un gruppo di residenti nelle frazioni di Granaiolo e Fontanella – Sant’Andrea nei Comuni di Empoli e Castelfiorentino (Fi) interessate dal raddoppio della linea ferroviaria.

A seguito dell’Assemblea pubblica tenutasi Lunedì 12 Settembre 2022 presso la Casa del Popolo di Fontanella, i sottoscritti, dando forma alla volontà unanime espressa dai presenti, non possono che ribadire le perplessità sulle conseguenze che le frazioni interessate verrebbero a subire se l’opera fosse realizzata secondo le modalità attualmente previste.

Il raddoppio avverrebbe, infatti, seguendo pedissequamente l’attuale linea esistente al di sotto di tutti i limiti in materia di distanza delle costruzioni dalla nuova opera ferroviaria, con aumento del carico di rumore e disagio per le abitazioni già esistenti, specie per quelle che si vedrebbero praticamente costruire la nuova linea ferroviaria sulla porta di casa.

Il progetto attuale impone, poi, la realizzazione di opere di raccordo stradale per circa 2,5 – 3 km (di ben 12 metri di larghezza) e di mitigazione del rumore estremamente impattanti anche dal punto di vista del costo, a cui dovrà aggiungersi la costruzione, in conseguenza della chiusura dei passaggi a livello esistenti, di un sottopasso già in progetto ed almeno di un nuovo “cavalcavia sostitutivo” come previsto dalla Convenzione intercorsa tra il Comune di Empoli e le Ferrovie dello Stato di cui alla Delibera del C.C. di Empoli n.145 del 29.07.1991 che all’Art. 10 ne prevede espressamente la realizzazione “appena disponibili i necessari finanziamenti” o, quanto meno, di un secondo sottopasso come ci risulta già richiesto dal Comune di Empoli.

Tutti questi problemi potrebbero essere completamente evitati con una semplice modifica del tracciato della linea ferroviaria che, invece di seguire quello esistente, svolti verso ovest prima di entrare nelle frazioni, riconnettendosi poi alla linea esistente senza interessare l’abitato o, comunque, cercando di ridurre al minimo l’impatto rispetto alla soluzione prescelta.

In questo modo si potranno evitare, oltre ai disagi ed i problemi oggettivi per la sicurezza data dalla contiguità del tracciato attuale con le abitazioni (che il raddoppio non potrà che aumentare), anche la realizzazione della strada urbana di collegamento di 12 metri di larghezza prevista in progetto, nonché la costruzione del “cavalcavia sostitutivo” previsto dalla Convenzione tra Ferrovie e Comune di Empoli.

Inoltre, con una nuova linea, si avrebbe la possibilità di un ulteriore sviluppo per un eventuale e auspicabile potenziamento della linea stessa. Cosa impossibile se si insiste sulla linea interna alle tre frazioni, se non demolendone le abitazioni.

L’attuale stazione di Granaiolo potrebbe, poi, essere dismessa ed il ricavato utilizzato per finanziare le modifiche progettuali indicate, comprensive della nuova fermata che si renderà necessaria, come anche tutti i terreni attualmente dedicati all’attuale linea ferroviaria. Detti terreni potrebbero essere un’occasione eccezionale di sviluppo per le frazioni a iniziare dalla storica zona industriale di Granaiolo(ex zuccherificio), con nuove opere pubbliche e private.

Oltre al fatto che non sarebbero necessarie le opere di mitigazione alla chiusura dei passaggi a livello distribuiti lungo la line che attraversa le frazioni in quanto detti passaggi a livello verranno smantellati.

Pensiamo che questa soluzione sia la più logica ed equa, oltre che sicuramente la più funzionale e sicura per i cittadini e gli stessi utenti della ferrovia per l’esercizio della nuova linea a doppio binario.

Non si vede, infatti, perché il raddoppio della linea ferroviaria debba essere fatto senza tenere, in pratica, in alcun conto le esigenze dei cittadini e delle frazioni su cui, per intero, ricadrà il peso di questo progetto.

Riteniamo infine che un’opera di questo interesse strategico per la nostra Regione e di così forte impatto sul territorio interessato abbia i presupposti per attivare le opportunità offerte dalla Legge Regionale 2 agosto 2013 n. 46 (dibattito pubblico regionale e promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali)

In merito a questo ultimo punto CHIEDIAMO che le istituzioni interessate (i Comuni di Empoli e Castelfiorentino e la Regione Toscana) si adoperino perché venga attivata la procedura per l’apertura del processo partecipativo attraverso gli strumenti più opportuni messi a disposizione dalla legge Regionale sopra citata, nei tempi più stretti possibile(ad esempio, la richiesta per l’attivazione di un processo partecipativo da parte dell’Autorità Regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione scade il 30 settembre prossimo venturo)

Rimaniamo, quindi, in attesa di Vostro riscontro, fiduciosi che queste nostre richieste saranno accolte e con espressa riserva, comunque, di ogni nostro diritto od azione di legge anche per motivi al momento non espressi che dovessero emergere ad un più attento esame della documentazione



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