Andrea Poggianti (FdI Empoli): "Risultato straordinario, ora uniti verso le amministrative"

Il consigliere comunale Andrea Poggianti al voto

"Un risultato straordinario" Non è difficile far esternare al capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Andrea Poggianti, tutta la soddisfazione per il risultato ottenuto dal suo partito alle elezioni politiche di domenica scorsa. "Svegliatemi perché pare un sogno, non era immaginabile un simile risultato".

Inaspettato nelle proporzioni?
Per me sì. Se è vero che a livello nazionale tutti i sondaggi ci indicavano da tempo come il primo partito, a livello toscano e territoriale mi aspettavo percentuali più basse. Ed invece la Toscana rossa ha dato una buona risposta.

Questo che significa?
Che è stato sdoganato il concetto di destra anche nei nostri territori. Non è più una logica ideologica, di steccati ma si inizia a parlare di contenuti e di concretezza. Le urne hanno detto che i cittadini premiano chi si pone in modo serio, pacato e competente per risolvere i problemi sul tappeto, chi parla di programmi senza demonizzare l'avversario politico.

Oltre ai vostri elettori chi c'è in questo 26%?
Sicuramente una parte di elettorato deluso dagli alleati. Nel tempo Fdi ha fatto una scelta difficile che però poi ha pagato, ovvero di opposizione a qualunque governo non fosse una coalizione omogenea. Mi riferisco ai governi Conte e Draghi con forze politiche distanti da noi. Forza Italia e Lega, invece, hanno scelto diversamente finendo inevitabilmente per dare il loro sì a politiche distanti da quelle tipiche del centro-destra. Ora le cose sono diverse ed il governo rispetterà il programma che ha presentato ed il mandato avuto dai cittadini.

L'essere stati fuori da questi governi di coalizione è stata la ciliegina sulla torta del lavoro iniziato da un 4% e culminato col 26%?
Non solo restando fuori, ma facendo opposizione costruttiva, proponendo soluzioni alternative e dando però anche il proprio appoggio su alcune questioni importanti di politica internazionale ed interna. Allo stesso tempo Giorgia Meloni era da tempo che chiedeva che la parola tornasse agli elettori, come giusto che sia.

Altri fattori per spiegare questo risultato?
Fdi è riuscita a parlare al cuore dei cittadini di ogni ceto comprendendo bene i bisogni reali del paese. La famosa agenda Draghi e comunque quella del Pd non era quella del paese e noi l'abbiamo capito. I bisogni reali della gente non erano i bonus, lo ius soli, le liberalizzazioni ma altri: affrontare in modo serio le sfide internazionali come la guerra in Ucraina o le bollette energetiche con una propria posizione netta e chiara e non, come sempre, a rimorchio degli altri paesi europei. Allo stesso tempo attraverso una posizione altrettanto chiara per abolire delle misure assistenzialistiche e premiando chi crea lavoro. I cittadini hanno capito che, per ripartire dopo la pandemia, non servono i bonus e le mancette.

Questo risultato cambia qualcosa a livello locale?
Iniziando dal regionale c’è da registrare che in Toscana siamo avanti di 5 punti. E' vero che terzo polo e Cinque stelle hanno avuto un risultato importante ma entrambe, ad oggi, sono alternative al centro-sinistra. Quindi anche a livello regionale il centro-destra ha saputo intercettare le esigenze dei toscani.

Ed a livello empolese?
Abbiamo avuto grande entusiasmo, un onore ed onere da assolvere alle prossime amministrative quando saremo chiamati a tradurre con un progetto serio e credibile l'alternativa al centro-sinistra. Il segnale è quello che i cittadini sono pronti a cambiare, ad andare oltre alle logiche di sempre. Tocca a noi riuscire a farci interpreti con un progetto serio di questa voglia di cambiamento aprendoci anche a tutte le parti civili e moderate contro un Pd che è sempre più arroccato nella sede di via Fabiani, sempre più nel palazzo senza ascoltare le esigenze dei territori come testimoniano le lamentele che ci sono.

Quali?
La viabilità, la sicurezza, il Keu nelle strade, gli impianti sportivi, mancanze a livello di strutture scolastiche o addirittura la chiusura di alcuni plessi scolastici perché non è stato garantito il numero sufficiente di iscrizioni come accaduto a Fontanella e con alcune classi prime tra Avane e Ponzano.

E' anche vero che le dinamiche del voto amministrativo sono diverse
Certo, le elezioni nazionali non sono sovrapponibili, ci sono logiche diverse, ma sono certo che dovremo accogliere senza chiusure chiunque vuol aderire al progetto. L'approccio dovrà essere istituzionale, cioè con progetti chiari e senza ostilità di bandiera. Dobbiamo credere che qualcun'altro può governare anche qui e che, se capita, non è la fine del mondo.

Però uno dei segreti del vostro successo di domenica è stata l'unione mentre qui con la Lega vi siete divisi al primo consiglio comunale
E' vero, ci siamo divisi con la Lega, non si può negare, ma lo sforzo che le cose ci impongono è di ricucire, cosa che abbiamo già iniziato a fare. A livello personale col capogruppo Andrea Picchielli ho un ottimo rapporto personale, lui come me è consapevole del valore aggiunto che può portare un centro-destra unito ed ora sono anche più chiari i rapporti di forza interni.

Tradotto, ora il traino lo fate voi
Se dopo le elezioni del 2019 la Lega era su valori ben più alti, ora credo sia normale che riconosca che il compito di coinvolgere la coalizione in un nuovo progetto spetti a noi.

Sarà un problema?
No, credo sia abbastanza chiaro anche per dei problemi che ha avuto la Lega in Consiglio comunale. Sul territorio ha dei militanti che rispetto per la passione che hanno ma la struttura ed il radicamento che possiamo offrire noi nessun'altro nel centro-destra ce l'ha, a partire da una sede che abbiamo in via XX settembre per passare ad un coordinamento comunale. Tutto questo, oltre ai voti, fa di noi la guida della coalizione.

L'ultimo governo di centro-destra è del 2011, te dove eri?
Avevo ventuno anni ed ero consigliere di facoltà a Giurisprudenza e dirigente dei giovani dell'allora Popolo della libertà.

Che governo ti aspetti?
Non di unità nazionale ma unito. Ora serve assumersi delle responsabilità con decisioni che rispettino il mandato elettorale senza compromessi. In pratica un governo che mantenga le promesse con una linea di indirizzo chiara di centro-destra. Servono idee chiare senza compromessi.

Avevi dato disponibilità alla candidatura ma poi non è stata accettata. Perché?
Il partito ha fatto la sua scelta a livello di segreteria nazionale e la rispettiamo anche perché ci è stata spiegata. Quindi nessun problema sotto questo punto di vista

Feste in programma?
Sì, stasera (martedì) un brindisi a livello di coalizione nella nostra sede con l’obiettivo di festeggiare ed anche di rafforzare i rapporti personali che ci sono da sempre.

Ci sarà anche la Lega?
Certo, abbiamo invitato sia loro che gli esponenti di Forza Italia.

Marco Mainardi

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