Terracotte del 13esimo secolo sul fondo del mare, la scoperta a Livorno

Un'operazione per la prevenzione degli illeciti si è trasformata in una scoperta archeologica. Nei mesi scorsi, durante una serie di immersioni del nucleo sommozzatori della Guardia di Finanza nelle acque del litorale tra Livornese e Pisano, sono stati ritrovati manufatti in terracotta decorati. Nello specifico i militari della Stazione Navale di Livorno hanno rinvenuto i reperti tra il fondo e il substrato di Posidonia. Recuperati divesi piattini e scodelle in terracotta decorata e numerosi frammenti di ceramica, riconducibili al XIII secolo e verosimilmente appartenenti allo stesso carico navale.

Il materiale ritrovato, ai sensi del "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio" è stato affidato alla Soprintendenza di Pisa e Livorno, per la catalogazione e gli approfondimenti necessari a comprenderne la provenzienza. Da una prima analisi del personale della Soprintendenza, spiega la Gdf in una nota, il materiale rinvenuto dai sommozzatori delle fiamme gialle risulta essere ceramica graffita arcaica savonese, risalente appunto al XIII secolo.

Il mare dunque restituisce ancora una volta ricordi del passato, raccolti dalla Stazione Navale sotto il coordinamento del Reparto Operativo Aeronavale labronico, che quotidianamente si legge nella nota della guardia di finanza, esegue operazioni "a tutela degli interessi economici finanziari dello Stato, del patrimonio archeologico e, più in generale, nella prevenzione e repressione degli illeciti perpetrati sul mare".



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