A Volterra i detenuti del carcere possono lavorare in biblioteca

La Biblioteca Comunale di Volterra da sempre accoglie collaborazioni volontarie esterne e, nel corso degli anni, ha ospitato inserimenti socio-terapeutici, studenti partecipanti ai progetti di alternanza scuola/lavoro, volontari del Servizio Civile.

In analogia a quanto previsto per il lavoro di pubblica utilità denominato “Decoro Urbano” - già avviato attraverso la collaborazione tra il Comune di Volterra e l’Istituto Penitenziario - il progetto “Più Libri Più Liberi” è finalizzato a far sperimentare ai detenuti azioni volte alla riparazione del danno recato alla collettività con il reato tramite l’impegno in funzioni di supporto agli operatori della Biblioteca comunale Guarnacci.

L’attività è da collocarsi nella più ampia cornice della Convenzione stipulata nell’aprile 2019, che regola i rapporti tra il Comune e la Casa di Reclusione di Volterra per la realizzazione di questo genere di azioni riparative dei detenuti.

“Risulta opportuno non trascurare il valore aggiunto che tali iniziative comportano - dichiarano la direttrice del carcere, Mariagrazia Giampiccolo, e l’assessore alle culture del Comune di Volterra, Dario Danti - Si fratta di una sinergia e uno scambio positivo tra “il dentro”, rappresentato dall’Istituto penitenziario, e “il fuori”, la comunità locale esterna di Volterra che accoglie il carcere, riconoscendone oltremodo aspetti di risorsa da integrare fattivamente nel tessuto sociale”.

Nello specifico, l'attività principale della persona individuata, in servizio dal 4 ottobre scorso, è quella di riordinare i volumi in ordine alfabetico e collocarli sugli scaffali in modo da garantire un rapido reperimento delle opere. A seconda delle esigenze, comunque, la persona potrà essere impiegata anche in altre mansioni tra le quali il front-office e il riordino dei locali.

Fonte: Comune di Volterra - Ufficio stampa



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