Due giorni dopo l’appello dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze - Pistoia arriva il provvedimento del neo Ministro della Salute Orazio Schillaci che prevede il reintegro in servizio del personale sanitario, sospeso per inadempienza dell’obbligo vaccinale, prima del termine di scadenza della sospensione fissato al 31 dicembre. Una decisione presa anche in ragione «della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali».
L’annuncio arriva a poca distanza dalla lettera inviata dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze Pistoia, presieduto da David Nucci, al neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro della Salute Orazio Schillaci e alla presidente della Fnopi Barbara Mangicavalli con l’obbiettivo di sottoporre loro le problematiche relative all’applicazione della normativa in tema di obbligo vaccinale e presentare, alla luce della fine dell’emergenza pandemica, una serie d’istanze, tra cui appunto la possibilità di reintrodurre nei contesti lavorativi i sanitari non vaccinati.
"Ringraziamo per questo provvedimento che sposa l’appello fatto proprio due giorni fa dal nostro Ordine al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute e alla Fnopi – commenta il presidente di Opi Firenze - Pistoia David Nucci -. Siamo felici che sia stato accolta la nostra richiesta di rivedere la normativa in tema di obbligo vaccinale del personale sanitario, adeguandola alla situazione attuale. Avevamo appunto proposto di valutare la possibilità, vista la carenza di personale infermieristico nel nostro Paese, di reintrodurre nei contesti lavorativi le persone non vaccinate, laddove la loro attività lavorativa sia valutata di basso o nullo rischio nei confronti degli assisiti".
Fonte: Ufficio Stampa
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