Licenziamento in Comune, anche la Cassazione dà ragione all'ente

(foto gonews.it)

La Corte di Cassazione dà ragione al Comune di Greve in Chianti sul caso del licenziamento disciplinare di un’ex dipendente. Con l’esito della sentenza appena pervenuta agli uffici comunali l’amministrazione grevigiana ottiene tre gradi di giudizio, tutti pienamente favorevoli.

La Corte di Cassazione rigetta il ricorso promosso dall’ex dipendente contro il licenziamento disciplinare stabilito dal Comune e condanna la stessa al pagamento delle spese legali confermando la bontà dell'operato dell'amministrazione comunale.

Al centro della controversia è una vicenda che risale al 2018 quando la dipendente fu licenziata a conclusione di un procedimento disciplinare, avviato nei suoi confronti. Il ricorso da lei promosso contro il licenziamento fu respinto dal giudice di primo grado. Una sentenza che poi venne confermata nel 2021 anche dalla Corte d'Appello alla quale l’ex dipendente si era rivolta per la riforma della sentenza di primo grado.

Infine la Corte di Cassazione, con la sentenza pubblicata lo scorso 31 ottobre, si è pronunciata definitivamente sul motivo di impugnazione della controparte, ribadendo ancora una volta la legittimità dell'operato del Comune e la sua competenza rispetto all'adozione del provvedimento disciplinare del licenziamento.

“Mi preme ribadire che l'amministrazione comunale – dichiara soddisfatto il sindaco Paolo Sottani – si è attivata e adoperata perché si realizzasse quanto era in suo dovere fin dall'inizio di questa vicenda e ha sempre agito nel rispetto delle normative vigenti, come hanno confermato e attestato le sentenze di tutti i gradi di giudizio, nella convinzione che solo in questo modo si potesse difendere l'onorabilità e la credibilità dell'Ente, il licenziamento è stato confermato dunque e non ci sarà alcun reintegro”.

Il sindaco esprime un ringraziamento a tutti coloro che hanno affiancato il Comune nel corso di questa lunga e complessa vicenda.

“Sono davvero contento – aggiunge in conclusione - che sia stata riconosciuta la correttezza delle procedure eseguite dell'amministrazione, pienamente confermata dalla pubblicazione della sentenza della Cassazione, e anche nei gradi di giudizio precedenti. E per questo mi sembra quanto meno doveroso ringraziare gli avvocati che ci hanno assistito in questa lunga vicenda, l'avvocato Gaetano Viciconte e l'avvocato Anna Maffucci dello Studio legale Viciconte, il Segretario Comunale, la dottoressa Alessandra Capaccioli,e la struttura dell’Ente che in questi anni ha dovuto dedicare molto del suo tempo alla gestione di questa pratica”.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino



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