Giornata mondiale della Prematurità, iniziative a Siena

L’abbraccio dei genitori. È questo il tema dell’edizione 2022 della Giornata mondiale della Prematurità che si celebra a livello internazionale il 17 novembre per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema delle nascite premature: circa una ogni 10 bambini in tutto il mondo. Un evento molto importante per la rete neonatale di Siena e dell’Area Vasta Toscana sudest che vede al centro l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, con la Terapia Intensiva Neonatale (TIN) diretta dalla dottoressa Barbara Tomasini, all’interno del Dipartimento della Donna e dei Bambini diretto dal professor Mario Messina. In tal senso, sono stati organizzati una serie di eventi di carattere informativo e scientifico per aumentare la consapevolezza tra la società civile in merito al tema. Lunedì 14 e martedì 15 novembre si tiene il corso “La rianimazione del neonato prematuro e/o critico – Golden Minute e Golden Hour", a cura dei formatori della TIN dell’Aou Senese. Il corso (con crediti formativi) si svolge all’ospedale Santa Maria alle Scotte dalle ore 8.30 alle 17.30 ed è aperto a tutti i professionisti del Dipartimento della Donna e dei Bambini dell’Aou Senese e del Dipartimento Materno Infantile dell'Azienda Usl Toscana sudest. Giovedì 17 novembre, Giornata mondiale della Prematurità, ai neonati ricoverati in TIN alle Scotte viene donato un piccolo gadget insieme alla brochure dell’associazione “Coccinelle-amici del neonato” onlus che cura questa iniziativa e che assiste quotidianamente professionisti e famiglie che afferiscono alla Terapia Intensiva Neonatale. Nella stessa giornata, a Castiglione della Pescaia (Grosseto), a partire dalle ore 10, viene inaugurata una panchina di colore viola, colore che da sempre accompagna il World Prematurity Day. L’evento è curato del Comune di Castiglione della Pescaia, su iniziativa di un gruppo di genitori di neonati nati prematuramente e che hanno usufruito delle cure della TIN dell’Aou Senese. Infine, sabato 19 novembre dalle ore 9 alle 17, a Montepulciano (Siena), nella sala congressi della Banca Tema, si tiene il convegno scientifico della rete neonatale costituita dal Dipartimento della Donna e dei Bambini della Aou Senese e dal Dipartimento Materno Infantile della Ausl Toscana sudest sulla prematurità, dal titolo “La task force dell’area vasta al servizio della salute presente e futura di neonati e famiglie”.
«I neonati prematuri sono piccoli e fragili: sono bambini che cominciano la loro vita in salita perché hanno bisogno di maggiori cure, sostegno e attenzione. Anche a Siena – spiega la dottoressa Tomasini -, la percentuale di parti prematuri si aggira attorno al 12% ed è lievemente aumentata rispetto gli anni precedenti. La Giornata del 17 novembre vuole porre l’attenzione sulla nascita che a volte può avvenire prematuramente. A tal proposito – aggiunge la dottoressa Tomasini -, lo slogan di quest’anno è “l’abbraccio dei genitori: una potente terapia”. È per questo che la TIN pone molta attenzione alle cure della famiglia favorendo la continua permanenza di almeno uno dei genitori durante la degenza dei piccoli e incoraggiando la mamma a tenere il bimbo a contatto con il proprio seno, applicando il cosiddetto metodo “Canguro”, ossia un prolungato “pelle a pelle”, molto importante anche per i piccoli in quanto favorisce il sonno, l’alimentazione al seno e, non ultimo, un migliore sviluppo cognitivo a lunga distanza. Nel nostro territorio – aggiunge Tomasini -, i neonati prematuri sono al centro di una rete di cura che vede tutti gli operatori dei centri nascita dell’area vasta impegnati per fornire una accoglienza adeguata ai loro bisogni. La Terapia Intensiva Neonatale dell’Aou Senese, quale centro di riferimento per le gravidanze a rischio di tutta l’Area Vasta – conclude Barbara Tomasini -, può accogliere con uno staff multidisciplinare tutte le epoche di prematurità, nonché i neonati con patologie malformative e con gravi problematiche avvenute al momento del parto, assiste tutti i neonati prematuri nati non solo a Siena, ma anche a Grosseto, Arezzo, Poggibonsi, Montepulciano e Montevarchi che necessitano di cure di alto livello».

Fonte: Azienda Usl Toscana sud est - Ufficio stampa



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