Carceri disorganizzate e colabrodo. La denuncia dell'Osapp

Un detenuto ha devastato tre stanze nel carcere di Pisa. Su quello dell'Isola di Gorgona (LI) sono stati trovati telefoni cellulari, completamente funzionanti, a disposizione dei detenuti.

È la denuncia dell'Osapp che porta a conoscenza dei fatti che sono accaduti di recente nei due penitenziari.

A Pisa, un detenuto "ha tenuto in scacco il carcere di Pisa, distruggendo ben tre camere detentive, per futili motivi e per la sua chiara instabilità mentale", riferisce Giuseppe Proietti Consalvi, vicesegretario generale della sigla sindacale, denunciando l'eccessivo numero di soggetti violenti detenuti. "Ormai il carcere di Pisa è diventato il refugium peccatorum del provveditorato di Firenze, considerando che, oltre a eventi critici come questo, che sono durati ben tre giorni, sono ancora assegnati detenuti particolarmente violenti".
Proietti Consalvi attacca ancora il Provveditorato di Firenze: "Soltanto negli ultimi dieci giorni il competente ufficio detenuti del Provveditorato di Firenze, ha assegnato in quell'istituto, ben tre detenuti, con un totale di 250/300 eventi critici in altri istituti del distretto". "Fatto ancora più grave - conclude Giuseppe Proietti Consalvi - oltre al mancato adeguamento della struttura, a questi detenuti l'amministrazione penitenziaria, ha ben pensato di non applicare il regime della sorveglianza particolare, né tantomeno ha ipotizzato un loro trasferimento in istituti strutturalmente idonei".

Meno violenta, ma egualmente critica la situazione a Gorgona, dove il carcere è diventato una "postazione telefonica pubblica".
"Constatiamo che le carceri con il ritrovamento di 'grappoli' di cellulari, si trasformerebbero, senza l'incessante lavoro di controllo della polizia penitenziaria, in luoghi con 'postazioni telefoniche pubbliche' ovviamente illecite, che rappresenterebbero uno smacco alle regole primarie di una sicura detenzione, quella di impedire una comunicazione indiscriminata con l'esterno. Qualcuno risparmi il buonismo derivante dal fatto che l'utenza userebbe il telefonino solo per le ulteriori comunicazioni con le persone care". Proietti Consalvi aggiunge: "Con gli organici falcidiati garantire la sicurezza delle carceri non può essere un lavoro miracoloso della Polizia Penitenziaria, che senza divise e senza mezzi rischia pure di lavorare in borghese nelle sezioni. Almeno ora, l'amministrazione penitenziaria, svolga il proprio ruolo e allontani immediatamente dall'isola, i due detenuti autori, lo ricordiamo, di un reato".



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