Fallimento Gaia Service, cassa integrazione per tutti i 117 lavoratori

Cgil e Filcams Firenze: "Il Governo renda strutturale questo strumento, ora dare concretezza alle ipotesi di salvaguardia occupazionale"


È stato sottoscritto l’altro ieri, presso il Ministero del Lavoro, l'accordo di cassa integrazione straordinaria per cessazione per tutti i lavoratori di Gaia Service, società fallita il 15 luglio scorso.

Si tratta di 117 lavoratori, la gran parte dei quali impiegati in Toscana nel settore dei servizi di pulizia e facchinaggio in appalto presso ben 16 committenze, tra alberghi e strutture ricettive.

In ragione di questo accordo, che esclude la possibilità di licenziamenti se non su base non oppositiva, si sono già manifestate, seppur informalmente, diverse opportunità di salvaguardia occupazionale, a riprova del valore costituito dall'utilizzo degli ammortizzatori sociali nell'ambito di una dialettica con le unità di crisi, specie per i settori come quelli del terziario, del turismo e dei servizi che finalmente, seppur in un regime di universalismo differenziato, possono utilizzare strumenti precedentemente di appannaggio esclusivo dell’industria e del manifatturiero.

Nel rinnovare la nostra richiesta al Governo di rendere strutturale la cassa integrazione straordinaria per cessazione e alle committenze di farsi parte attiva nella soluzione della crisi, ci adopereremo fin da subito per dare concretezza alle ipotesi ad oggi sul tavolo.

Rosanna Lombardo (Filcams Cgil Firenze) e Gianluca Lacoppola (segreteria Cgil Firenze)



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