Un concerto a metà tra spettacolo e meditazione: l'omaggio alla copatrona di Certaldo

Un concerto a metà tra spettacolo e meditazione, un omaggio musicale alla copatrona di Certaldo, Beata Giulia Della Rena (1319 -1367), realizzato con un’originale performance artistica caratterizzata da brani di musica sacra, antichi ma anche contemporanei ed inediti, di altissima qualità compositiva ed esecutiva.

Mistica d’amore: parole e voci in omaggio a Beata Giulia, è il titolo della meditazione-concerto per voci sole dedicata alla beata Giulia da Certaldo (Firenze), ideata e diretta dal Maestro Fabrizio Bartalucci, non nuovo a questo tipo di esperienze, eseguita dal Gruppo vocale Prismatico InCanto. L’appuntamento è domenica 8 gennaio 2023 ore 18 nella Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, ingresso libero. Un evento organizzato dalla Propositura di San Tommaso Apostolo, con il patrocinio del Comune di Certaldo.

Attraverso brani musicali che spaziano dall’epoca della Beata fino alla contemporaneità, un percorso che cerca di guidarci attorno e dentro alla spiritualità dell’amore mistico e del mistero di Giulia. Brevi testi letti prima di ogni brano da una voce femminile, idealmente Giulia stessa, contribuiranno ad evidenziare il filo che li lega, e a dar voce al silenzio, fino a risentire quelle campane “non tocche da mano d’uomo” che segnarono il suo esodo.

Apre Audi pontus, un testo apocalittico che canta l’imminente venuta del ‘giorno del Signore’. I santi avvertono la caducità del mondo. Ma c’è anche la primavera del Cantico dei cantici e l’amore dello Sposo per la Sposa nelle nozze carnali e mistiche ad un tempo. Il brano di Ola Gjeilo, Northern lights, ispirato all’Aurora boreale (ancora sul testo del Cantico), richiama la dimensione cosmica della santità e della vocazione umana, fino a ritrovare un nuovo Orfeo (Cristo) che riesce a salvare dalla morte la nuova Euridice (l’umanità), compimento di ogni aspirazione umana. Chiude il concerto Le campane di Giulia, un brano che ricrea il mistico scampanio di quel lontano, ma vicino, 9 gennaio 1367, ultimo giorno terreno della Beata.

Il Gruppo vocale Prismatico InCanto nasce a Livorno nel 2012, su iniziativa di Fabrizio Bartalucci, per nuove composizioni a voci sole e per far rivivere il repertorio antico. Debutta nel 2013, IV Rassegna Internazionale di Musica Contemporanea Suoni Inauditi di Livorno, con brani dedicati a Pavel Florenskij e partecipa al III Concorso Polifonico Internazionale A. Guanti di Matera, dove vince il 1° premio (con in più: il premio speciale «Antonio Guanti» e il premio speciale dell’Associazione Cori Basilicata per la migliore esecuzione di un brano di autore contemporaneo italiano, ovvero Páter hemôn di F. Bartalucci). I concerti del Gruppo sono caratterizzati da brani rari o in prima esecuzione assoluta. È del 2017 l’integrale delle Canzonette di Claudio Monteverdi; del 2018 un programma speciale per il centenario della morte di Claude Debussy e della nascita di Clemente Terni; del 2019 «Muovesi l’amante» da un rebus musicale di Leonardo da Vinci; del 2021 il dantesco «Dietro il mio legno che cantando varca». Ha inciso il CD In pietra stella, uscito nel 2021.

Fabrizio Bartalucci, compositore e studioso (diplomato in Pianoforte, Organo e composizione organistica, Musica corale e direzione di coro, Composizione). Amando la Parola, predilige il comporre per voci. Dal 1983 al 2015 ha diretto la Corale Polifonica C. Monteverdi di Castelfiorentino, dedicandole molte composizioni ed elaborazioni originali. Nel 2012 ha fondato il Gruppo vocale Prismatico InCanto. Dal 1993 è docente al Conservatorio P. Mascagni di Livorno, Istituto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale. Ha tenuto corsi di Canto gregoriano presso la Società Italiana per lo Studio del Medioevo Latino. Ha pubblicato, oltre a contributi musicologici su vari argomenti e ad un saggio sugli organi storici della città di Livorno (con la prof.ssa A. F. Gronchi), il testo Teoria della musica, simbolo, numero e bellezza (2011, 2a ediz.). Fa parte dell’Istituto Clemente Terni, di Firenze, associazione di cultura e prassi musicale. Ha completato il retablo Spagna, opera lasciata incompiuta dal suo carissimo maestro Clemente Terni.

Fonte: Ufficio Stampa



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