Abbandono rifiuti in centro a Empoli, un lettore: "A cosa servono le telecamere?"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata da parte di un lettore di gonews.it in merito all'abbandono rifiuti nel centro di Empoli. Ecco il testo di seguito:

"Dopo diverse segnalazioni fatte al Comune e Alia, stavolta è necessario fare un "proclama pubblico" affinché sia ponderato meglio da chi di dovere.

Capisco che i vertici comunali di Empoli siano giustamente impegnati a trattare la questione dei rifiuti su un piano più alto, cioè tra “gassificatore” e Multiutility, ma dobbiamo invitarli ad abbassare lo sguardo su quello che sta succedendo ovunque da anni, in maniera assai insopportabile nelle vie del centro storico.

Zone come Porta Pisana e i vari vicoletti ormai sono bersagliate dal sistematico e abituale abbandono di rifiuti, anche in pieno giorno, ai piedi dei cestini pubblici (come se simboleggiasse un'isola ecologica in piena regola).

Parlando di quello che vedo personalmente, in pieno giorno si notano persone che abbandonano con semplicità sacchi di rifiuti di ogni tipo, ai piedi dei cestini pubblici; quelle più educate, per modo di dire, li spingono dentro il cestino, almeno evitano che odoracci e percolato vada ovunque.

Di notte invece è il turno di coloro che lasciano mobilia e materiali ingombranti di ogni tipo, sempre di fianco ai cestini pubblici; armadietti, divani, poltrone, e tanta altra bella roba.

In tutti i casi questi episodi avvengono in pubbliche strade e in bella vista di inquadramento a telecamere di sorveglianza assai diffuse in centro storico. Per esempio allego un paio di foto scattate tra sabato pomeriggio e domenica scorsi, all’incrocio tra via Chiara e vicolo della Gendarmeria, un angolo particolarmente bersagliato e sorvegliato da più telecamere.

Se i vari organi competenti ancora non l’avessero capito, sarebbe sufficiente che le guardassero ogni tre giorni per vedere chi, quando e cosa abbandona; non possono mancare gli appuntamenti, vista la puntualità e frequenza di questa gente incivile.

Dico questo perché in occasione della mia denuncia di furto di bicicletta sotto casa presso la polizia municipale mi sono sentito dire che il sistema di registrazione delle telecamere ha pochi giorni di “conservazioni” dei filmati, e dovetti rassegnarmi.

Oltre al fatto che non sono il primo né l’ultimo che fa segnalazioni alla ALIA e Comune di Empoli su questi episodi, mi è stato riferito che ci sono difficoltà ad avviare il procedimento di indagini e acquisizione delle predette immagini/filmati, individuazione dei responsabili, e poi immancabilmente c’è di mezzo la privacy (che tutela più i delinquenti che gli onesti).

Ma allora quando servono queste telecamere, soltanto quando scappa il morto? Forse sì.

Battute a parte (e non c’è nulla da ridere), ci dite davvero a cosa servono le telecamere se non le volete/potete utilizzare contro questo fenomeno costante? E soprattutto, perché spendere soldi per metterne altre se già non vengono adeguatamente usate quelle esistenti, almeno per tentare un minimo di contrasto all’abbandono dei rifiuti?

Inoltre si consiglia vivamente ai vari enti come Alia, Comune di Empoli e Agenzia delle Entrate di iniziare a incrociare dati come residenze, contratti registrati, planimetrie catastali: in questo modo potrebbero vedere subito i soggetti non iscritti alla TARI e pertanto sprovvisti dei relativi bidoni dei rifiuti.

Ah già. Forse anche questo è chiedere troppo.

Allora accontentiamoci: perché non fate pianificare qualche “appostamento educazionale” ai vari organi competenti? Magari il detto 'colpirne uno per educarne cento' potrebbe rivelarsi azzeccato in questo ambito".

Lettera firmata



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