Raid nelle ville della Versilia, due arresti

È in corso l'operazione Notte fonda della polizia di Lucca, dove due uomini albanesi sono stati arrestati perché ritenuti responsabili di 15 furti in abitazione tra Lucca e la Versilia nei mesi di giugno e luglio 2022, nei comuni di Pietrasanta, Camaiore, Seravezza, Lucca, Massarosa e Forte dei Marmi.

La Squadra Mobile, all’esito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP, nei confronti dei due, di 34 e di 44 anni, residenti in provincia di Massa, ritenuti responsabili di numerosi furti in villa in Versilia, commessi la scorsa estate.

Secondo quanto appurato, i raid avvenivano sistematicamente in orari notturni e con la presenza di persone in casa, a volte anche bambini. Le vittime erano quasi sempre turisti stranieri, che avevano affittato residenze per brevi periodi. Una prima svolta nelle indagini si è avuta dopo che in occasione di uno di questi furti, è stata rubata un’auto, un'Audi Q3 Sportback nera con i vetri oscurati.

Attraverso i lettori targhe dei comuni della Versilia, è emerso che i passaggi del mezzo venivano rilevati soltanto in orari notturni ed in zone isolate residenziali, caratterizzate dalla presenza di una forte concentrazione di ville.

E' stato individuato anche il punto dove veniva custodita l'auto prima dei furti. Da un varco nella rete di recinzione di un parcheggio, gli uomini a volto travisato e con dei guanti accedevano all'auto, venendo a piedi da una zona boschiva vicino alla ferrovia.

Nel giro di pochi giorni sono state individuate ben 4 auto a loro in uso oltre a un furgone Ford Transit, che le indagini hanno dimostrato venire utilizzato esclusivamente nei giorni feriali per far credere che si trattasse di mezzo adibito a spostamenti per motivi di lavoro ed eludere in questo modo eventuali controlli.

La Q3 è stata localizzata nelle vie interessate dai furti, che nel frattempo hanno interessato anche altri comuni, tra cui Massarosa, Seravezza, Forte dei Marmi e Lucca, nelle zone collinari di Pieve Santo Stefano, dove gli indagati hanno colpito per ben tre volte soltanto nella notte del 15 luglio.

Ingente il valore dei beni rubati, quantificabile in oltre 300.000 euro. In un caso, il 17 luglio a Pietrasanta, i due cittadini albanesi si sono persino impossessati di una Porsche 911, dopo aver trovato in casa le chiavi, ritrovata qualche ora dopo in un parcheggio e restituita al proprietario.

I furti hanno interessato preziosi, orologi di pregio (Patek Philippe, Cartier, Rolex ecc…), valigie rivestite in pelle di coccodrillo del valore di migliaia di euro, scarpe e abbigliamento di marca, prodotti di telefonia.

L'ossessione dei malviventi era soprattutto la ricerca di abbigliamento e borse da donna, da poter successivamente rivendere, fino al punto da rimanere persino scontenti quando nelle abitazioni visitate vi erano soltanto uomini.

In alcuni casi la refurtiva, prima di essere rivenduta, veniva nascosta in dei di casolari abbandonati ai margini della massicciata ferroviaria, unitamente agli attrezzi atti allo scasso, per poi essere prelevata in sicurezza in un secondo momento. In altri casi, veniva scaricata a casa dei due, prima di essere definitivamente portata in Albania.

Gli spostamenti verso l’Albania, che avvenivano mediamente ogni 15-20 giorni, venivano diversificati ricorrendo a qualsiasi mezzo di trasporto, aereo, nave e auto, sia attraverso la frontiera di Trieste, sia in autostrada fino a Bari, per poi imbarcarsi a bordo della nave.

E proprio in occasione di uno di questi viaggi, il 18 luglio 2022, è scattato il primo decisivo blitz da parte degli investigatori. L'auto monitorata si stava spostando sull'autostrada A4 verso il confine con la Slovenia. Delle pattuglie della Stradale hanno effettuato il controllo vicino al casello autostradale.

A bordo della macchina, in quell’occasione, c’erano tutti e due gli indagati e nel bagagliaio dell’auto le forze dell’ordine hanno trovato una spropositata quantità di beni (scarpe Hogan, borsa Chanel, due pochette ed una cintura Luis Vuitton, abbigliamento di marca, scarpe Icon, trolley rivestito in pelle pregiata, occhiali da sole Ray-Ban, zaino Jan Sport, bracciali ed accessori per telefoni, persino un documento di una delle vittime), di cui non veniva fornita alcuna valida giustificazione.

Dopo il sequestro della merce è scattata la denuncia per ricettazione. Da lì sono state ricostruite tutte le mosse dei due albanesi, seguendo le denunce sporte nei mesi precedenti.

All’esito dell’attività investigativa, il Gip presso il Tribunale di Lucca, su concorde richiesta della locale Procura della Repubblica, ha ritenuto integrati i gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati per ben 15 furti in abitazione, perpetrati nei mesi di giugno e luglio 2022, nei comuni di Pietrasanta, Camaiore, Seravezza, Lucca, Massarosa e Forte dei Marmi, oltre che per la ricettazione dell’Audi Q3 Sportback, emettendo nei loro confronti ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Gli arresti, operati dalla Squadra Mobile e dai Commissariati di Viareggio e Forte dei Marmi, sono scattati all’alba di oggi con il rintraccio dei due all’interno delle rispettive abitazioni di Massa, dove risultano rispettivamente residenti e domiciliati e dove conducevano con le proprie mogli e figli, una vita apparentemente normale, senza destare alcun sospetto. I due, al termine delle incombenze di rito, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Massa, a disposizione della Procura della Repubblica lucchese.



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