Più di 1.500 studentesse e studenti delle scuole superiori ai corsi di orientamento dell’Università di Pisa
Sono stati 35 gli istituti coinvolti delle province di Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara e Grosseto
Sono più di 1.500 le studentesse e gli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado che nelle scorse settimane hanno partecipato ai corsi di orientamento dell’Università di Pisa. Articolati in tre moduli per una durata complessiva di 15 ore e realizzati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i corsi hanno l’obiettivo di favorire un passaggio dalla scuola all’università il più possibile consapevole.
I corsi erano divisi in tre moduli, due dei quali si sono svolti in eventi organizzati sul territorio, con iniziative al Polo Carmignani di Pisa, all’Accademia Navale di Livorno e presso il Complesso di San Francesco a Lucca, ed hanno visto coinvolte 35 scuole secondarie delle province di Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara e Grosseto. Questi moduli prevedevano un incontro informativo/esplorativo sul percorso degli studi universitari in generali e sulle opportunità offerte dall'Università di Pisa in particolare, e la presentazione delle sei aree scientifico-disciplinari dell’Ateneo pisano. Il terzo modulo, che si è svolto presso le varie sedi dipartimentali dell'Università di Pisa, prevedeva una serie di attività laboratoriali o seminariali, a scelta di ciascun studente e ciascuna studentessa, per andare incontro ai loro specifici interessi.
Tra le ragazze e i ragazzi che hanno risposto al questionario di valutazione di ciascun evento è emerso che quasi metà del campione aveva assunto in precedenza solo informazioni non approfondite sui possibili percorsi universitari da intraprendere e che per più dell’85% gli incontri svolti si sono rivelati molto o abbastanza utili.
"L’orientamento in ingresso per gli studenti delle scuole secondarie superiori – ha commentato la professoressa Laura Elisa Marcucci, delegata per le Attività di orientamento - è un’attività sempre più importante per permettere ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze di fare una scelta consapevole, basata su informazioni chiare e corrette, non sul sentito dire, sul passaparola, su impressioni non sempre corrispondenti alla realtà. I corsi di orientamento che sono partiti in questi mesi sono una sfida, perché si tratta di un percorso che abbiamo dovuto costruire in pochissimo tempo, guidati da tre idee fondanti: prima di tutto è l'università che si muove verso i ragazzi e le ragazze e non viceversa. Ecco perché abbiamo portato l'orientamento universitario nelle scuole, o, almeno per il momento, verso le scuole, con eventi sul territorio di varie province. In secondo luogo, è importante che i ragazzi e le ragazze abbiano la visione più ampia possibile di tutte le opportunità che l’università può offrire, prima di scegliere. Da ultimo, è utilissimo che i ragazzi facciano una ‘prova’, cioè provino in prima persona cosa significa, per esempio, seguire una lezione di un particolare argomento o fare un’esperienza laboratoriale in un ambito di loro scelta. Il feedback davvero positivo raccolto alla fine di ciascun evento organizzato finora ci fa pensare che siamo sulla strada giusta, anche se ovviamente alcuni aspetti possono essere migliorati”.
“Per costruire questi corsi – ha aggiunto la professoressa Marcucci - è stata fondamentale la collaborazione dei delegati all’orientamento dei vari dipartimenti e l'impegno dei tanti colleghi e tante colleghe che si sono offerti di tenere lezioni aperte, seminari o esperienze di laboratori. Così come è stato essenziale il lavoro svolto sempre con grande dedizione e competenza dal personale tutto dell'Ufficio Orientamento. A tutti loro va il mio più sentito ringraziamento. Ovviamente non ci fermiamo: posso anticipare che, visto il riscontro positivo fin qui raccolto, ripeteremo in un prossimo futuro eventi di orientamento in territori più periferici. A lungo termine, vorrei rendere questi corsi un appuntamento regolare, direi quasi strutturale, per gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie almeno delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, prima della scelta del loro percorso post-diploma.
Fonte: Università di Pisa
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