Strutture Semiresidenziali per persone disabili della Zona Pratese: le nuove convenzioni

La Società della Salute Area Pratese, l’Azienda USL Toscana Centro e i soggetti gestori delle strutture semiresidenziali per persone disabili hanno siglato le nuove Convenzioni di durata triennale per l’erogazione di servizi.

Il percorso che ha condotto al rinnovo e le novità introdotte nei documenti è stato illustrato questa mattina nel corso di una Conferenza stampa dal Presidente della SDS Area PrateseSimone Faggi. Presenti il direttore Società della Salute area pratese, Lorena Paganelli; il Consigliere Regionale Ilaria Bugetti;il direttore servizi sociali ASL Tc Rossella Boldrini; il direttore SOS Servizi Amministrativi per territorio e sociale Prato e Pistoia Maggini Cristinai Sindaci e gli assessori dei Comuni dell’Area Pratese; i Rappresentanti legali dei soggetti gestori dei Centri Semiresidenziali e il presidente della Provincia Simone Calamai.

La Conferenza stampa si è tenuta nella Sala del Gonfalone del Palazzo Banci Buonamici. Una sede, ha voluto sottolineare il Presidente Calamai significativa ed importante che rappresenta le Istituzioni. “ Ringrazio per il lavoro di altissimo valore. Queste nuove Convenzioni hanno dato maggiore forza ai servizi e questo significa guardare al futuro.”

Le strutture semiresidenziali sono punti di riferimento fondamentali inseriti nella rete dei servizi del sistema socio-sanitario. Accolgono persone con disabilità, erogano prestazioni socio sanitarie, riabilitative ed educative, favoriscono il recupero o il mantenimento delle capacità psicofisiche della persona ed offrono un sostegno importante alle famiglie.

“ Abbiamo piacere di condividere con la città questa buona notizia – ha detto Simone Faggi. Il percorso è frutto di un confronto tra le realtà che compongono la Società della Salute, la Regione Toscana e le Associazioni. Chi mi ha preceduto, il dottor Luigi Biancalani mi ha lasciato in eredità questo lavoro già compiuto. Ripensare ad un nuovo percorso e valutare ciò che le Strutture offrono è merito del substrato sociale presente che ha permesso di trovare un punto di incontro. La Sds ha trovato un modo sinergico di lavoro che ha portato a questi risultati. La presenza dei Sindaci oggi è significativa, questa modalità sarà riproposta anche in altri contesti.

Questo il quadro generale prima del rinnovo

Nove le convenzioni attive a dicembre dello scorso anno per l’erogazione di servizi semiresidenziali per persone con disabilità, di cui cinque sociali e quattro socio sanitarie per complessivi 202 posti così suddivisi:

Sociali : Cooperativa Unitaria Invalidi (CUI) 60 posti; Margherita operativa 20 posti; New Naif coperativa 20 posti; Il Girasole Astir Consorzio 18 posti; Tarta- ruga Cooperativa 20 posti

Socio sanitari: Kepos Cooperativa 12 posti; Il Coderino-Fond. O.S.R. 20 posti; Le Rondini A.N.F.A.S 20 posti; Lab. Itaca – O.A.M.I. 12 posti.

I diversi step che hanno portato al rinnovo dei documenti sono stati illustrati dalla dottoressa Cristina Maggini.

Le fasi di sviluppo del percorso

Nel luglio scorso ha preso avvio con i Gestori dei Centri Diurni il percorso che ha condotto al rinnovo delle convenzioni con l’obiettivo di riorganizzare l’offerta distrettuale attraverso il superamento del modello esclusivamente sociale e di introdurre servizi semiresidenziali con tre diverse gradazioni di assistenza sanitaria ( bassa, media, elevata).

La prima fase ricognitiva ha rilevato cinque centri diurni di tipo sociale con rette di parte sociale 100% e quattro centri diurni di tipo socio sanitario con rette suddivise nella percentuale del 60% di parte sociale e 40% di parte sanitaria.

Lo step successivo ha riguardato l’analisi del contesto, il confronto delle realtà zonali con i parametri del Regolamento regionale n. 2/R, la valorizzazione dei più elevati livelli essenziali presenti e l’introduzione di alcune figure professionali: psicologo e infermiere. E’ stata effettuata anche una rivalutazione dell’utenza da parte dell’Unità Funzionale Servizi Sociali Territoriali della Zona Pratese.

La proposta assistenziale elaborata, sulla base del fabbisogno è articolata su tre livelli: assistenziali socio-sanitari:

livello base – 95% sociale, 5% sanitario con introduzione della figura infermieristica per 96 ore annue

livello medio – 75% sociale, 25% sanitario con introduzione della figura infermieristica per 240 ore annue

livello elevato – 45% sociale, 55% sanitario con introduzione della figura infermieristica per 300 ore annue e della figura di psicologo per 100 ore annue.

Sul fronte della valorizzazione economica i criteri guida sono stati : la valorizzazione della diversa componente assistenziale dei tre livelli assistenziali, un corrispettivo unico per livello di assistenza e l’adeguamento del CCNL Cooperative Sociali 09/2020.

Tutto ciò ha determinato un incremento delle tariffe dell’8% ed un nuovo investimento da parte dei Comuni dell’Area Pratese e dell’Azienda Sanitaria per oltre 700.000 Euro complessivi.

Le novità introdotte:

In sintesi lo Schema delle nuove Convenzioni di durata triennale (gennaio 2023-dicembre 2025) prevede: servizio sempre di tipo socio-sanitario con percentuale diversa di assistenza sanitaria; ampliamento con apertura dei Centri per 245 giorni l’anno con un sabato al mese e/o per due settimane nel mese di agosto; il superamento della modalità di remunerazione dell’assenza in percentuale sulla quota sociale e l’introduzione di un valore forfettario unico per tutte le tipologie di Centro Diurno a copertura dei costi fissi.

Abbiamo raggiunto una tappa che si inserisce in un percorso di intensa collaborazione fra ASL, SDS e servizi territoriali. Vorrei sottolineare, ha detto Boldrini, l’esempio di coerenza programmazione e gestione di tutti i livelli.”

Sono interveute in rappresentanza dei soggetti gestori dei Centri Diurni Ambra Giorgi e Renza Sanesi. “Siamo contenti per i nostri ragazzi – hanno detto – abbiamo molto apprezzato il metodo proposto dalla SdS che ha scelto di co-progettare insieme a noi. Ringraziamo a nome di tutti per la disponibilità e generosità dimostrata al di là della trattativa. E’ stato un metodo di lavoro innovativo che ci auguriamo continui in futuro”.

Grazie di cuore a tutte le Associazioni , alla Sds ed a tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere il risultato di oggi. Esprimo una nota di soddisfazione – ha concluso la Consigliera Bugetti. Per la prima volta la Regione sceglie politicamente di dedicare un fondo alle disabilità, una richiesta che viene dal basso e che in questa realtà si sperimenta per la prima volta. Al fondo sono stati destinati 128 milioni di Euro e per l’ASL Toscana Centro 70 milioni.

A Prato è presente un tessuto sociale di Associazioni che garantiscono un servizio di altissima qualità. Il ruolo delle Istituzioni è quello di fornire gli strumenti per poter progettare percorsi e destinare servizi sul territorio. Le risorse si possono spendere solo se ci sono persone in grado di proporre percorsi condivisi, come in questa realtà”.

Fonte: Ausl Toscana Centro



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