Passaporti, dal Siulp: "Ritmi serratissimi al commissariato Empoli, aumentare l'organico"

Con piacere e contestuale amarezza questo sindacato ha preso conoscenza degli articoli
stampa relativi all’operato della PAS (Polizia Amministrativa e Sociale) operante presso il
Commissariato di Empoli.

Se da una parte, infatti, viene giustamente e correttamente dato lustro all’impegno profuso
da quella e dalle altre articolazioni del Commissariato per dare risposte all’altezza di un
territorio così ampio e complesso quale quello di competenza, dall’altra non si sottolinea
che tutto ciò è possibile solo grazie all’impegno degli operatori che, assolutamente
insufficienti per quella realtà, per poter assicurare quei risultati sono costretti a ritmi e orari di lavoro serratissimi.

Questo riporta sotto i riflettori ciò che il SIULP sostiene da sempre evidenziando, per quel
Commissariato, la necessità di organici e strumenti di lavoro ben più corposi degli attuali
che, in quel contesto, ad oggi, rappresentano una “coperta troppo corta” che
inevitabilmente rischia – in base alle scelte che di volta in volta vengono fatte – di
rafforzare un settore in danno di un altro.

Non è più pensabile che, dopo anni in cui in ogni modo si sono evidenziate e stigmatizzate
criticità, per il buon andamento di quella struttura si confidi unicamente sul senso di
responsabilità degli operatori finanche, addirittura, su quello del Sindacato stesso che
talvolta si vede costretto a dover scegliere “il male minore”.

E’ per questo che, nuovamente, il SIULP Fiorentino, plaudendo all’impegno profuso
quotidianamente dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato il cui operato, oggi, è
agli onori della cronaca, torna con forza a chiedere per quella realtà un incremento
corposo di personale ma anche di mezzi di lavoro indispensabili a garantire a quel
territorio standard di sicurezza e servizi all’altezza delle aspettative perché, come detto,
tutto ciò non può essere ottenuto mediante il riscorso a “soluzioni tampone” ottenute
mediante rocamboleschi artifizi operati su di una “coperta troppo corta” e ormai logora.

Fonte: Siulp



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