Superbonus, misura giusta o spesa eccessiva per lo Stato? Votate

Il sondaggio di gonews.it di questa settimana punta l'attenzione sul provvedimento del superbonus 110%, quel sistema di provvedimenti avviato nel 2020 che ha permesso e sta permettendo la ristrutturazione di molti edifici tramite incentivi dello Stato.

Il governo Meloni qualche settimana fa ha eliminato la possibilità della cessione del credito, da parte dello sconto in fattura dei fornitori e della cessione a banche o altri enti. Adesso è possibile solo la detrazione fiscale fatta dallo Stato come rimborso per i soldi spesi.

Quindi solo chi 'tira fuori di tasca propria' i soldi necessari per la ristrutturazione potrà eseguirla. La rimozione delle altre due misure è stata ritenuta necessaria da parte del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti perché finora sono stati spesi troppi soldi. Comunque per evitare lavori rimasti incompleti, il blocco dei crediti non verrà applicato a chi ha presentato comunicazione di inizio lavori prima dell'avvio del provvedimento.

La critica al Superbonus riguarda le numerose frodi che si sono verificate nell'ambito della cessione dei crediti, con questi che sono stati bloccati da parte delle banche e quindi sono rimasti in mano alle aziende edili. Secondo l'associazione dei costruttori Anci sono 15 i miliardi di crediti fermi, con 25mila aziende a rischio.

Chi invece sosteneva la misura del Superbonus ha lodato la ripartenza del settore edile in un periodo difficile come quello della pandemia, con cantieri che sono stati allestiti in tutta Italia per sanare situazioni talvolta di edifici fatiscenti. Di contro, il costo delle materie prime per l'edilizia è schizzato in seguito all'altissima richiesta, causando ritardi nei nuovi cantieri sia pubblici che privati.

Nel sondaggio di questa settimana chiediamo come valutate la misura del Superbonus finora. Se è una misura positiva perché ha permesso ristrutturazioni e risparmi in termini di costi energetici. Oppure se è una misura negativa che ha impattato sui conti pubblici in maniera eccessiva.

Potete votare fino a giovedì 9 marzo alle 13.



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