Future For Fashion 2023, i nomi della moda mondiale a Firenze

“La moda che vince il tempo e che emoziona: qualità, innovazione, durabilità, made in Italy”. E’ questo il tema della edizione di quest’anno di Future For Fashion 2023, in programma i prossimi 23 e 24 marzo nella Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze.

Future For Fashion è il primo ed unico evento italiano che si promette stimolare, con i protagonisti del settore e della sua filiera, una profonda riflessione sul futuro della moda e del made in Italy, individuando strategie di successo, direttrici di sviluppo e nuovi paradigmi di competitività.

Organizzato da Confindustria Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze e il Centro Firenze per la Moda Italiana, l’evento ha il supporto di Intesa Sanpaolo in qualità di main sponsor; e una amplificazione digitale grazie alla collaborazione con Vanity Fair Italia, il settimanale di Condé Nast Italia.

L’appuntamento per questa edizione vedrà la partecipazione dei protagonisti della moda mondiale, di cui anticipiamo – per ora – solo il nome di Stefano Beraldo, amministratore delegato OVS; Alfonso Dolce amministratore delegato Dolce & Gabbana; Leonardo Ferragamo, presidente Salvatore Ferragamo; Attila Kiss, amministratore delegato Gruppo Florence e le conclusioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Due intense mezze giornate di lavoro, per guardare al futuro e leggere fra le righe del presente di un settore che in Italia vale l’8% del valore aggiunto manifatturiero.

Inoltre, per la sua seconda edizione FFF2023 ha scelto un luogo simbolo per firenze e per la moda italiana: la Sala Bianca di Palazzo Pitti.

FFF2023 si concentrerà sulla moda che va oltre il tempo di una collezione e di una stagione. L’Italia è l’eccellenza della manifattura mondiale; e nel territorio fiorentino e in Toscana insiste una rete manifatturiera di artigiani, imprenditori e stabilimenti unica, che deve essere tutelata, valorizzata e sviluppata; e tornare ad avere forza attrattiva anche per i giovani.

Fonte: Confindustria Toscana



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