A San Casciano Val di Pesa torna a sfilare il carnevale medioevale

Il Carnevale medievale di San Casciano in Val di Pesa (Fi) torna a sfilare e a dare spettacolo per le vie del centro storico. Dopo la pausa causata dalla pandemia la manifestazione, organizzata dall’associazione delle Contrade sancascianesi, riprende il via domenica 26 marzo. Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Massimiliano Pescini, il sindaco di San Casciano in Val di Pesa Roberto Ciappi, la presidente dell’associazione delle Contrade sancascianesi Ilena Cappelli e in collegamento da remoto l’attore Alessandro Benvenuti.

L’undicesima edizione di una manifestazione che, dopo una lunga pausa dettata dalla pandemia, torna a divertire, a vestire a festa il paese, ad intrattenere, ad esprimersi per le vie del centro storico in tutta la sua carica vitale. Per le cinque contrade Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre la gioia di sfilare e interpretare il Medioevo in chiave artistica avrà il sapore di una sfida senza precedenti. Temi, personaggi fiabeschi, fatti storici e leggendari, in bilico tra scienza, agricoltura, sacralità e cultura millenaria sono l’anima della manifestazione in costume che prenderà vita a San Casciano in Val di Pesa domenica 26 marzo a partire dalle ore 14.30 con un’edizione evocativa e fortemente simbolica dal titolo “Ad novam vitam”. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Contrade Sancascianesi, presieduta da Ilena Cappelli, in collaborazione con il Comune, la Pro Loco, il Centro commerciale naturale La dolce Gita e il contributo di ChiantiBanca.

Per la prima volta, accoglierà le delegazioni di sei regioni d'Italia, da nord a sud, nel doppio ruolo di ospiti d'eccezione che apriranno la manifestazione, sfilando con i loro costumi originali, e di esperti componenti della giuria. Entra a far parte della sezione tecnici, scenografi, coreografi, drammaturghi un prestigioso gruppo costituito da alcuni rappresentanti dei Carnevali storici di Verrès (Valle d'Aosta), Acireale (Sicilia), Venezia (Veneto), Viareggio e Foiano della Chiana (Toscana), Mamoiada (Sardegna) e Castrovillari (Calabria). La giuria si impreziosisce anche della partecipazione di noti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e della comunicazione. Osserveranno e valuteranno le rappresentazioni medievali di ciascuna contrada lo storico medievista Franco Cardini, il Funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato Michele Bueno, l’archeologa medievista Silvia Leporatti e  due celebri volti del mondo artistico, il regista, attore e autore teatrale Alessandro Benvenuti e la conduttrice televisiva e scrittrice Syusy Blady.

“Faccio volentieri parte della giura – ha detto l’attore Alessandro Benvenuti – e mi occuperò degli aspetti drammaturgici presenti nelle varie rappresentazioni. Per me San Casciano è come una seconda casa e metto a disposizione la mia esperienza al servizio della riuscita del vostro carnevale.”

“È con molta soddisfazione che presentiamo il ritorno del Carnevale Medievale San Cascianese dopo lo stop per la pandemia – ha detto il presidente dell’Assemblea toscana Antonio Mazzeo – Questa manifestazione vede tutto il paese impegnato da mesi per creare suggestive scene, costumi, situazioni che ci riportino al medioevo con spettacoli, storie, musiche, danze, narrazioni

che realizzano un bellissimo viaggio a ritroso grazie a carri e effetti scenografici che danno a San Casciano un’atmosfera davvero attrattiva. Ormai oltre mille persone sono attive per questo carnevale medievale, che avrà il clou nella bellissima cena che finalmente può essere vissuta in serenità, divertendosi in armonia. Un ritorno del carnevale che vede San Casciano sicuramente protagonista della zona del Chianti come uno dei centri più importanti e più attrattivi e che lo portano a essere uno dei luoghi più conosciuti dell'area del Chianti Fiorentino.”

“Sono felice – ha detto il consigliere regionale Massimiliano Pescini – di presentare, in una sede istituzionale così prestigiosa, la manifestazione del carnevale medioevale di San Casciano, un evento che appartiene alla nostra storia e alla nostra comunità, un lavoro ricco di spontaneità e che è sempre cresciuto sul piano dell’accuratezza e della ricostruzione storica. Una manifestazione che si è sviluppata nel tempo e si colloca ormai in una dimensione nazionale tra i carnevali storici più significativi.”

“Il Carnevale medievale di San Casciano è motivo di orgoglio per la nostra comunità – dichiara il sindaco Roberto Ciappi - nato come progetto di comunità che gradatamente, edizione dopo edizione, è cresciuto nei numeri, nel livello sempre più esteso della partecipazione locale fino a coinvolgere un migliaio di persone di ogni età. L’evento si è tradotto in una festa collettiva che ha saputo attrarre importanti flussi turistici, sviluppare e stimolare un profondo senso di appartenenza alla conoscenza e alla valorizzazione delle origini storiche del paese. La funzione sociale della manifestazione - partita da un’idea semplice e autentica che voleva mettere al centro la creatività, le abilità, le passioni e le tradizioni popolari del territorio, si è innestata in un percorso di ricerca e approfondimento culturale che ha offerto un’opportunità di crescita e di aggregazione per tutte le realtà coinvolte, in primis i contradaioli che sono i veri autori della macchina organizzativa e artistica, le associazioni, gli operatori economici, le scuole, l’intera comunità”.

“Quest’anno ripartiamo e rilanciamo l’iniziativa – commenta la presidente dell’associazione Ilena Cappelli - con tutto l’entusiasmo e l’energia con cui ha preso vita alcuni anni fa, la forza di questa manifestazione è la rete tra le persone, ognuno dà quello che può dare perché San Casciano, città del carnevale storico ispirato al Medioevo, possa continuare la sua tradizione, rispettosa del passato e allo stesso tempo proiettata verso il futuro, il Carnevale è diventato un importante tassello dell’identità territoriale e del patrimonio culturale del Chianti”.



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