La donna si ammala di più: incontro a Montelupo sulla medicina di genere

Prosegue il programma dedicato alla rassegna “Declinazioni femminili”. Il quarto incontro si terrà alle ore 18:00 presso la Fornace del museo di Montelupo Fiorentino in Via Giro delle Mura 88. L’appuntamento è curato dalla coordinatrice del centro per la salute e la medicina di genere dell’Asl Toscana Centro, Valeria Dubini, e dalla dottoressa Sonia Iapichino.

Nel quarto appuntamento della rassegna “Declinazioni femminili”, che proseguirà fino al 27 aprile, la dottoressa Valeria Dubini e la dottoressa Sonia Iapichino terranno una conferenza dal titolo: “La salute della donna: conosciamo la medicina di genere” per rendere le donne più consapevoli delle specificità riguardanti la salute al femminile.

La medicina di genere è definita dall’Organizzazione mondiale della sanità come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Una crescente mole di dati epidemiologici, clinici e sperimentali indica l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici, nonché negli stili di vita e nella risposta ai nutrienti. Anche l’accesso alle cure presenta rilevanti diseguaglianze legate al genere.

Facciamo alcuni esempi. È noto che le donne si ammalano di più, consumano più farmaci e sono più soggette a reazioni avverse, oltre che essere socialmente “svantaggiate” rispetto agli uomini. Inoltre, nei Paesi occidentali, nonostante le donne vivano più a lungo degli uomini, l’aspettativa di “vita sana” è equivalente tra i due sessi.

È stato anche ampiamente dimostrato che a livello cellulare numerosi determinanti (genetici, epigenetici, ormonali e ambientali) sono alla base delle differenze tra cellule maschili e femminili e di conseguenza, a livello mondiale, sono state date indicazioni per affrontare in modo corretto tutte le fasi dalla ricerca sperimentale. Infatti, per molto tempo negli studi clinici i soggetti arruolati sono stati prevalentemente di sesso maschile, negli studi preclinici in vitro (su linee cellulari o cellule isolate) non è stato riportato il sesso di origine dell’organismo da cui derivano le cellule e per quelli in vivo (su animali da esperimento) sono stati usati animali di sesso maschile.

«Le differenze fra uomo e donna e le relative disparità si concretizzano in modo trasversale in molti campi, anche quello medicale. Affrontare la malattia e la cura in una prospettiva di genere fornisce sicuramente più possibilità di guarigione, ma anche di prevezione nei confronti di numerose patologie. Si tratta di un approccio relativamente giovane, di cui i non addetti ai lavori hanno ancora poca cognizione. Questo appuntamento nell’ambito del progetto Declinazioni Femminili mira ad informare e a spiegare in modo accessibile in che cosa consiste la medicina di genere e come un diverso approccio possa migliorare la vita di tutti noi», spiega l’assessora alle pari opportunità, Stefania Fontanelli.
La rassegna proseguirà poi nel mese di aprile con un ciclo di incontri specifici dedicato al tema “Donne e scienza”.

 

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa



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