Le opere degli Uffizi tra le ceramiche di Montelupo: inaugurata la mostra al MMAB

Da domani, 1 aprile e fino al 1 ottobre, sarà aperta la mostra di Terre degli Uffizi a Montelupo Fiorentino, una prima volta che porta con sé dagli Uffizi il ritratto del Bronzino e il dipinto di Jacopo Chimenti detto l'Empoli con due produzioni di ceramiche montelupine.

La mostra è stata inaugurata oggi alla presenza del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, il presidente dell regione Eugenio Giani, il senatore Dario Parrini, il presidente Fondazione CrFirenze Luigi Salvadori e i sindaci di Montelupo e Montespertoli Paolo Masetti e Alessio Mugnaini.

Terre degli Uffizi inaugura il suo percorso al MMAB, museo della ceramica di Montelupo, la 'fabbrica di Firenze ' proprio per le maioliche sin dalla fine del 1200 per arrivare al massimo splendore durante il Rinascimento. Lo testimonia il dipinto di Chimenti, dove sono presenti due ceramiche di tipica fattura montelupina tra le carni appese. Gli scavi del Gruppo Archeologico locale originati in un pozzo abbandonato negli anni '60 hanno testimoniato l'importanza di Montelupo nel mondo della ceramica, diffusa in tutto il mondo ma senza etichetta di luogo. La memoria, ha ricordato il sindaco Masetti, ha portato la cittadina dell'Empolese al centro delle manifatture storiche.

Tra i due dipinti esposti al Museo troviamo le tante ceramiche storiche cinquecentesche, anche con lo stemma papale di Leone X.

Il progetto Terre degli Uffizi riflette l'idea del turismo diffuso che si sposta nei piccoli centri per decongestionare grandi città come Firenze e valorizzare opere d'arte nelle piccole città.

“Siamo lieti di avviare la terza edizione di ‘Terre degli Uffizi’ – dichiara il Presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – con una ‘new entry’ come Montelupo e il suo bellissimo museo. È un’occasione per valorizzare un luogo e una collezione di grande qualità che meritano di essere apprezzatati e, in molti casi scoperti. Del resto, è questo uno degli scopi del progetto che è nato anche per decentrare i flussi turistici e incrementare le presenze in sedi meno conosciute dal grande pubblico. I risultati delle prime due edizioni ci hanno dato ragione e siamo certi che anche questa mostra avrà un grande successo’’.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Questa mostra rappresenta un importante passo avanti negli studi: ad esempio il riconoscimento di una ceramica di Montelupo nella Natura morta  dell’Empoli, da parte di Lorenza Camin, direttrice del Museo, mostra come l’occhio dello storico dell’arte e del conoscitore possa ancora offrire nuove interpretazioni sulle opere e sugli artisti che le hanno eseguite. E il legame tra la città e gli Uffizi si rafforza, aspettando che la Villa dell’Ambrogiana ritorni presto ad essere la cornice per una nuova realtà museale: l’unico destino che essa merita”.

“Oggi inauguriamo una mostra grazie alla quale Montelupo avrà l’opportunità di essere al centro dell’attenzione dei flussi culturali e turistici nei prossimi mesi. In un periodo di alta presenza di visitatori – afferma il sindaco di Montelupo Paolo Masetti -. Mi preme porre l’accento sul valore politico di questa operazione. L’operazione di “Terre degli Uffizi” ha il merito di delocalizzare il turismo e di accendere i riflettori su una realtà perculiare come quella di Montelupo Fiorentino e di mettere in evidenza i profondi legami fra la nostra città e Firenze ed i Medici in particolare. Una storia che è ribadita quotidianamente dall’imponente mole della villa dell’Ambrogiana, che fa parte delle fattorie di proprietà dei Medici, unica con l’approdo sul fiume, ristrutturata e ampliata per volere di Cosimo III. È un’operazione che riunisce soggetti diversi, privati come la Fondazione CR Firenze, la Fondazione Museo Montelupo, statali come Le Gallerie degli Uffizi e locali, come il Comune. Una comunione di intenti che parte da lontano e che ci ha condotto oggi ad inaugurare questa prestigiosa mostra”.

Il progetto è realizzato grazie anche alla collaborazione con Unicoop Firenze.



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