Asportato un tumore di 6cm, anche un medico del Santo Stefano nel team multidisciplinare che ha eseguito l'intervento

Anche il dottor Cantafio, direttore della Chirurgia all’Ospedale Santo Stefano di Prato, nel team multidisciplinare del dottor Carletti, direttore della Neurochirurgia dell’IFCA di Firenze, che ha eseguito, lo scorso martedì 18 luglio, proprio presso l’Istituto di Cura e Assistenza Ulivella e Glicini, un intervento di eccellenza che ha consentito l’asportazione, in una paziente 50enne, di un tumore lombare di 6 cm con estensione intra-addominale.

Un intervento chirurgico minimamente invasivo, che ha consentito la totale asportazione della massa tumorale e ha permesso alla paziente, già dopo 24 ore dall’intervento, di stare in piedi e di essere dimessa in pochi giorni dalla struttura.

Per la prima volta un intervento così complesso è stato gestito mettendo in campo più professionalità. La particolarità del caso e l’estensione del tumore in una zona che andava a premere vicino alla colonna vertebrale ha necessitato, infatti, di un approccio multidisciplinare e di un’azione congiunta da parte delle due equipe chirurgiche, supportate dalla tecnologia all’avanguardia che l’istituto fiorentino dispone come il microscopio operativo Zeiss di ultima generazione.

“Sono davvero onorato di essere stato parte attiva in questo delicatissimo e quasi futuristico intervento che mi ha visto a lavorare fianco a fianco con il gruppo di lavoro della Neurochirurgia dell’IFCA diretta dal dottor Carletti e coadiuvata dalla dottoressa Nicoletta Gargiuoli e dal dottor Di Chirico. Una prima esperienza di collaborazione tra le nostre due realtà, tra pubblico e privato, che unisce competenze di entrambi e tecnologie di ultima generazione con l’obiettivo di trovare soluzioni attraverso la Chirurgia combinata alla Neurochirurgia a patologie complesse del cranio e della testa. La risposta ce l’ha data la signora, già in piedi ad un giorno dall’intervento senza i forti dolori dovuti dalla massa tumorale che premeva sulla colonna vertebrale, e questa grande capacità di collaborazione di tutto il personale infermieristico e medico che ci apre a nuovi orizzonti.” - sottolinea il dottor Cantafio.

Fonte: Ausl Toscana Centro



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