E' morto Giorgio Bertinelli, padre dell'ex sindaco: il ricordo del Pd

giorgio bertinelli

L'Unione Comunale del PD di Pistoia traccia un ricordo di Giorgio Bertinelli attraverso chi lo ha accompagnato nel proprio percorso

Come Unione Comunale di Pistoia ci siamo presi alcuni giorni prima di scrivere qualcosa in più sulla figura di Giorgio Bertinelli, mancata recentemente. Lo abbiamo fatto per rispetto della famiglia, e anche per poter dedicare qualche pensiero in più, prendendosi il tempo di raccogliere utili ricordi, da donare alla nostra comunità, da parte di chi è stato a fianco di Bertinelli durante il percorso politico e di vita.

Ad inizio dell’ultima Assemblea Comunale del 24 luglio scorso, il compagno Giorgio Bertinelli, padre di Samuele, è stato commemorato dopo che i suoi figli ne avevano comunicato il decesso.

A ricordare all’Assemblea un quadro della Persona e del Politico è stato Graziano Bonacchi, che lo aveva conosciuto nel 1970 nelle fila del Partito Socialista Italiano e, da quel momento, ne è rimasto compagno e stretto amico. Riportiamo così una parte di questo suo quadro.

Giorgio, diciannovenne, ai tempi aveva finito di fare il militare di leva nei carabinieri (“a mondare le patate”, usava ricordare) ed era iscritto alla Giovanile del partito, forse già Segretario, mentre Graziano, trentenne e dunque di dieci anni più anziano, era un neo-iscritto.

Giorgio ha vissuto la sua esperienza politica pistoiese per oltre venti anni e con grande intensità: Segretario della federazione Giovanile socialista FGS, consigliere comunale PSI dal 1975 al 1994, Segretario Provinciale del PSI nel 1980 , Assessore comunale alle Finanze dal 1982 al 1985 (nella Giunta del Sindaco PCI Vannino Chiti), capogruppo PSI dal 1985 al 1994.

Periodo, quest’ultimo in cui ha operato in CNA e ne è diventato Segretario Provinciale, iniziando la sua esperienza nella Lega delle Cooperative regionali. Dopo lo scioglimento, di fatto, del PSI nel 1994, Giorgio non ha avuto incarichi politici di partito: né nel Partito laburista fondato da Valdo Spini, né nei successivi PDS, DS ed infine PD, di cui è sempre stato iscritto.

Dopo il 1994, tuttavia, Giorgio è stato dirigente della Lega delle Cooperative: a Firenze, vicepresidente e poi Presidente regionale e successivamente, a Roma, vicepresidente della Lega Nazionale. Ha svolto poi la funzione di Presidente nel periodo in cui Poletti accettò l’incarico di Ministro.

Giorgio Bertinelli ha scelto, in tutti gli incarichi ricoperti, di vivere la Politica come scelta di impegno personale. Una scelta praticata in modo rigoroso: esigente con se stesso, ma non chiuso dentro la propria evidente capacità di giudicare situazioni e persone, di valutarne implicazioni e ragioni.

Generoso in questo, ma altrettanto severo e duro quando necessario. Insomma, un leader naturale. Così ce lo ricorda Graziano Bonacchi che con lui ha vissuto 50 anni di amicizia e di stima reciproca, personale e anche familiare. Una amicizia tale da consentire a due persone, entrambi riservate e schive, di conoscersi fino in fondo, nei passaggi difficili che la vita riserva.

“Era un uomo riservato - insiste Bonacchi - non amava parlare di sé. Ha vissuto oltre 20 anni, nel pieno del suo impegno nazionale nella Lega, con una diagnosi severa ed infausta, di malattia incurabile, se non con trattamenti medici farmacologici, senza dirlo, se non ai figli e senza lamentarsene mai. Anzi, continuando a lavorare in modo intenso, in un momento di crisi grave politica nazionale, ad inizio secondo decennio, che impegnava fortemente la Lega nazionale delle Cooperative di cui aveva la responsabilità come facente funzione di presidente”.

Fino all’ultimo, nonostante il peggioramento della salute, Giorgio ha mantenuto viva la sua volontà di sapere e conoscere: non si è mai negato.

Ha accettato la vita con tutta la complessità e durezza che gli sono state riservate. Ma convinto di avere vissuto anche una vita piena ed intensa, da Socialista convinto del bene pubblico che ha potuto e saputo perseguire.

Infine Bonacchi ci ha anche fatto notare che la riservatezza di Giorgio è dimostrata anche dal fatto che non ha utilizzato il suo ruolo sia poco presente nelle cronache web: soltanto Radio Radicale fornisce la registrazione di suoi interventi in convegni nazionali e internazionali dove, appunto, parla della Lega Cooperative, del ruolo e dei compito della organizzazione. E sono interventi molto, molto belli: da dirigente capace, che va all’osso dei problemi e delle attese.

“Insomma - ha concluso Bonacchi - Giorgio Bertinelli ci appartiene, appartiene al ricordo di noi tutti, appartiene al ricordo della sinistra pistoiese e nazionale”.

Noi ringraziamo tutti Graziano per questo dipinto che ha raccontato una figura importante della Politica locale e non di cui molti dei giovani presenti all’Assemblea sapevano poco, e ne hanno apprezzato il ricordo, mentre ha commosso coloro che ne avevano conosciuto i passi.

Auspichiamo che queste poche righe, senz’altro insufficienti, possano rendere un po’ di merito e tenere viva la presenza in tutta la nostra comunità.

 

Fonte: Unione Comunale PD Pistoia



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